1. 065 – Rosaria la più porca e troia delle mamme (Parte seconda)


    Data: 22/08/2020, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    Mio figlio, il mio bambino, mi aveva scopata, con quel grosso e lungo cazzo; nel letto distesa a fianco di mio marito, sentivo ancora il suo membro scivolarmi dentro e la sua cappella, guizzare contro un punto indefinito della mia vagina, sul fondo, dove mai nessuno era riuscito ad arrivare.
    
    Potevo ancora sentire dentro di me, l’impronta calda e dura del suo pene, e le sue palle, sbattermi contro le natiche. Stranamente, ero ancora desiderosa di lui, del suo giovane corpo muscoloso e liscio, delle sue mani sui miei seni, della sua bocca sulla mia, avrei voluto ancora, che la sua lingua inesperta, scandagliasse disordinatamente la mia bocca e che poi le sue labbra, si posassero a ventosa sulle mie aureole, a suggermi i duri e sensibilissimi capezzoli. Nella mente, un turbinio di emozioni, anche contrastanti fra di loro, da una parte, la sensazione fisica dell’atto d’amore compiuto con lui, che mi aveva scossa positivamente e profondamente, mentre dall’altra, il senso di colpa che era sopraggiunto solo dopo l’orgasmo, ma che, in questo momento, stava in qualche modo facendosi spazio nella mia testa e mi dava una strana percezione di peccato, che mi sarebbe rimasta dentro al cuore, fino alla fine dei miei giorni. La giornata, era stata lunga ed intensa e mentre una specie di tromba d’aria, mulinava nel mio cervello, mi addormentai profondamente.
    
    Al mattino, mi accorsi di non aver sentito mio marito alzarsi e nemmeno, di averlo sentito andare via. Mi alzai e andai in ...
    ... bagno, dopo aver espletato le mie funzioni fisiologiche ed essermi infilata sotto la doccia, uscii dal box e mi asciugai, indossai quindi l’accappatoio e mi avviai verso la cucina, apparecchiai per la colazione mia e di Marco, poi bussai sommessamente alla porta della sua camera. Non ottenni risposta e allora entrai, lo vidi sdraiato sul fianco sinistro, completamente nudo sopra il lenzuolo candido, mi volgeva le spalle ed io ammirai la schiena e il suo sedere fantasticamente disegnato, tondo e sporgente”..
    
    ‘Emmmm, Marcoooo, alzati dai, c’è la colazione pronta’..’
    
    Si voltò di scatto e si mise supino sul letto, la sua bestia dritta e dura svettò prepotente, si stropicciò a lungo gli occhi e poi mi guardò’..
    
    ‘Ciao mamma, ok un minutino e arrivo’..’
    
    Notai il cambiamento repentino avvenuto a poche ore di distanza, lui si era girato e mi aveva mostrato il suo cazzo duro, senza tentare di coprirsi o di celare ai miei sguardi la sua esuberante nudità’.
    
    ‘Dai muoviti che il latte si raffredda”’..’
    
    Udii il rumore provocato dallo sciacquone e poi, le sue ciabatte strusciarono faticosamente sul pavimento di marmo, una volta giunto in cucina, spostò la sedia, si stiracchiò spalancando rumorosamente la bocca con uno sbadiglio ed infine si accomodò a tavola. Indossava un telo mare con l’immagine gigante dell’ Uomo Mascherato su sfondo azzurro chiaro, l’aveva annodato a vita e gli arrivava fin quasi ai piedi. Ancora visibilmente assonnato, infilò la mano nel sacchetto dei ...
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