1. Il gioco di stefania (capitolo 1)


    Data: 12/08/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: Subiime, Fonte: Annunci69

    ... c'era solo Alessandro,il peggiore del gruppo.
    
    Un ragazzotto di 1 metro e 80,schivo ed arrogante.
    
    Probabilmente l'unico alunno,lungo tutta la sua carriera da insegnante,che non aveva mai mostrato di subire la sua autorità.
    
    Quel ragazzo aveva il potere di metterla in soggezione.
    
    La fissava continuamente con uno sguardo che non le piaceva,e più di una volta si era sentita a disagio scorgendo gli occhi di lui rivolti verso di lei.
    
    Si prendeva persino il lusso di darle del "tu",ed aveva sempre la risposta pronta,cosa che la infastidiva particolarmente.
    
    -"Dove sono gli altri?" chiese al ragazzo scrutando con gli occhi la stanza vuota.
    
    -"Siamo solo io e te Stefania" rispose lui.
    
    -"Professoressa..Quante volte devo dirtelo? Quando ti rivolgi a me gradirei essere chiamata Professoressa".
    
    Sistemò la borsa sullo schienale della sedia,prese il libro di testo,lo appoggiò nella cattedra e disse:
    
    -"Bene.Visto che ci sei solo tu,prendi una sedia e siediti accanto a me,andremo avanti con il programma,aggiornerai tu gli altri sui progressi fatti a lezione".
    
    Stefania parlò per più di una mezz'ora filata.
    
    Da sola.
    
    Alessandro non prestava minimamente attenzione alle sue parole.
    
    Era stato messo in una posizione privilegiata e si stava gustando lo spettacolo che la sua insegnante gli aveva regalato.
    
    Le scarpe con il tacco,il collo del suo piede,le gambe accavallate ed avvolte da calze scure,la gonna leggermente alzata per consentirle di sedersi più ...
    ... comodamente.
    
    La sua amata camicetta bianca,stretta,chiusa fino al collo,ma che evidenziava ancora di più il suo meraviglioso e tondo seno,lasciando trasparire quanto i suoi capezzoli fossero appetitosi.
    
    No,Alessandro non la stava ascoltando.
    
    Alessandro la stava scopando con gli occhi.
    
    -"Mi stai ascoltando o stai pensando ai fatti tuoi? Fossi in te cercherei di mostrare un minimo di attenzione".
    
    Disse infastidita.
    
    Ma non ricevette nessuna risposta.
    
    -"Alessandro,sto parlando con te! Mi stai ascoltando?".
    
    Il ragazzo la fissò dritta negli occhi per qualche istante.
    
    Ed infine rispose,usando un tono deciso e sarcastico.
    
    -"No! Non la sto ascoltando... Non crederà mica che sono qui per le sue noiose ripetizioni"
    
    -"Noiose?" chiese stizita.
    
    -"Noiosissime. Trovo molto più piacevole guardarla piuttosto che ascoltarla parlare".
    
    Il ragazzo stava mostrando la sua solita arroganza,Stefania la conosceva bene.
    
    Ma una arroganza diversa rispetto alle loro precedenti schermaglie verbali,divenute molto frequenti negli ultimi mesi,tanto da essere costate al ragazzo ben due richiami scritti.
    
    Alessandro sembrava più diretto e deciso del solito.
    
    Come se avesse una chiara idea del perchè si trovasse in quell'aula in quella tarda mattinata.
    
    E non era certo per colmare le sue lacune scolastiche.
    
    Infastidita dal tono della conversazione,Stefania,cercò invano di riprendere la situazione in mano.
    
    Si schiarì la voce,e con tono autoritario come suo solito ...