1. Elena e l'Angelo


    Data: 11/08/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: senzaidentità, Fonte: EroticiRacconti

    ... il re dei cieli la conserverai, al contrario, con l'attaccamento alla carne la perderai.”
    
    “Ma non ho avuto ancora il tempo di sposarmi, di avere dei figli...” stava già piagnucolando la moribonda per overdose, mentre l'angelo si apriva in un sorriso che induceva altre parti di lei a lacrimare.
    
    “Alla tua età, l'aver conservato l' innocenza, persino dal cristiano dovere della sessualità matrimoniale non fa che aggiungere grazia in favore dell'elevazione dell'anima tua.”
    
    “Ma non ho detto di essere innocente...”
    
    “Confessati ora dunque, se pure hai commesso un errore non ti precluderà la gioia del settimo cielo. Il pentimento è gradito.” La incoraggiò con una voce pietosa e profonda insieme.
    
    La peccatrice approfittò di quel momento di compassione dell'angelo per prendergli una mano e trarlo in un abbraccio che gli trasmise i suoi turbamenti, molto distanti dal pensiero della morte.
    
    L'angelo si sentì meno etero, il suo corpo si appesantiva durante i contatti con gli umani. Sapeva che indulgere troppo nell'apprezzamento del calore della carne avrebbe potuto comprometterlo agli occhi del cielo. Tuttavia, rifiutare conforto a un'anima che s'appresta al trapasso non sarebbe stato anch'esso un peccato?
    
    “Su, non farne una tragedia dolce amica. Avrai l'eternità per essere innamorata, della divina grazia naturalmente.”
    
    Cercò di staccarsi dall'abbraccio di lei, contatto umido di sudore e morbido, per via del petto generoso che gli stava premendo contro. Le sue mani ...
    ... gli scorrevano sulla schiena, forse per verificare la sua esistenza. Che fosse proprio reale e lì davanti a lei. Tra le sue braccia.
    
    L'angelo scambiò quelle carezze audaci per necessità di rassicurazione e rinunciò a sciogliersi dall'intreccio delle sue braccia. Le sorrise guardandola negli occhi con le composizioni floreali che occupavano il posto delle sue pupille. Avrebbe dovuto rendersi conto che la sua pelle stava lentamente perdendo le sfumature degli astri per tingersi di un più umano rossore, soprattutto nella zona delle guance.
    
    Fu Elena la prima a staccarsi, lasciando che la sua figura tornasse per un momento un po' più angelica.
    
    “Ma queste? Credi che queste interessino in qualche modo la divina grazia?” Gli chiese con finta disperazione.
    
    L'angelo non credeva ai propri occhi, quelle tettone, quei miserabili contenitori di tutta la malizia di Eva gli stavano di fronte, improvvisamente scoperti dalla peccatrice.
    
    “No.” Disse prontamente, nello sforzo di mantenersi risoluto “Espressioni così infime di bellezza sono apprezzate nel mondo caduco. Da noi lassù è necessario ben di più, per essere desiderati.”
    
    “Ma allora perché non mi concedete un altro po' di tempo quaggiù? Così che l'amore terreno possa godere dell'espressione, per quanto infima, della mia bellezza?”
    
    “Su, su. Vuoi farmi credere che mai un uomo ha toccato quei... quei cosi che mi stai mostrando senza alcun pudore? Dovrai farti bastare il piacere che hai avuto e pentirtene all'istante se ...