1. Agli ordini, Capitano!


    Data: 11/08/2020, Categorie: Incesti Autore: dancuc78, Fonte: RaccontiMilu

    Marco se ne stava stravaccato sulla branda dopo aver finalmente terminato il servizio di guardia. Marco, e non solo lui per la verità, odiava fare le guardie poiché il servizio durava una settimana ed era a dir poco stressante. Si faceva per due ore la guardie e poi si avevano quattro ore di riposo, sempre così, giorno e notte per sette maledetti ed interminabili giorni. Si capisce facilmente il motivo per il quale Marco si era buttato sulla branda senza togliersi nemmeno gli anfibi. Aveva voglia di starsene lì senza pensare a niente per una mezzora prima di farsi una doccia e tornare ad essere il militare efficiente di sempre.
    
    ‘Marco! Ci sei? Ah eccoti, il Capitano ti vuole nel suo ufficio’
    
    ‘Che vuoi Caselli?’ Piero Caselli era uno dei furieri della Compagnia, era uno di quei tipi perfettini, zelanti, dunque antipatico.
    
    ‘Il Capitano Torres ha chiesto di te e ti vuole subito nel suo ufficio’
    
    ‘Ma che cazzo, non lo sa che sono appena smontato di guardia!’
    
    ‘Certo che lo sa, infatti me l’ha chiesto, m’ha detto: Gallo è smontato di guardia, vero? E io: si Signor Capitano. E il Capitano: e allora vallo a chiamare e fallo venire qui il prima possibile! Ed eccomi qua, dai sbrigati che sennò ci vado di mezzo io’
    
    ‘Che palle! Vengo, vengo, dammi cinque minuti per darmi almeno una lavata di faccia e farmi la barba’
    
    Con aria divertita pregustando una cazziata al suo commilitone il furiere Caselli prima di uscire dalla camerata non poté esimersi dal dire: ‘Ma che hai ...
    ... combinato?’
    
    ‘Niente di niente; adesso levati dalle palle, arrivo subito’
    
    Marco sapeva di non aver fatto casini, o almeno così credeva. Non vedeva ripercorrendo le sue ultime giornate una qualche ragione per vedersi affibbiare una punizione, gli giravano le scatole perché aveva sonno e fra tre giorni sarebbe dovuto andare in licenza. La licenza significava rivedere Lorella, la sua ragazza, era stato proprio pensando a quella licenza e a Lorella che era riuscito ad uscire vivo da una settimana trascorsa col fucile in spalla a fare la guardia a non si sa nemmeno cosa.
    
    In meno di dieci minuti, più o meno rimesso a nuovo, Marco si presentò in fureria ‘Caselli, eccomi qua’
    
    ‘Aspetta che ti annuncio’ Caselli si alzò dalla sua scrivania, percorse quei quattro o cinque metri che lo separavano dalla porta dell’ufficio del Capitano e bussò.
    
    ‘Si!?’
    
    Al quel segnale convenuto Caselli aprì la porta fece qualche passo verso l’interno della stanza, si schiaffò sull’attenti e con voce formale e direi anche marziale disse: ‘Signor Capitano il Caporale Gallo è arrivato’
    
    ‘Bene, fallo passare e chiudi la porta’
    
    ‘Signor si!’
    
    Con un balzo rapido Caselli invitò con un gesto Marco ad entrare. Anche Marco entrando fece qualche passo e si mise sull’attenti ‘Caporale Gallo a rapporto, comandi!’
    
    Senza dargli l’ordine di riposo il Capitano Torres si alzò dalla scrivania dove stava leggendo delle scartoffie, intrecciò le mani dietro la schiena e girando attorno a Marco, che aveva ...
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