1. Io, domina


    Data: 09/08/2020, Categorie: Etero Autore: efermi, Fonte: Annunci69

    ... l'alluce e in ordine decrescente tutte le altre dita, cercando con lo sguardo la mia approvazione. Sopra l'arco del piede con la lingua ben stesa. Era davvero un bravo cagnolino.
    
    Proprio mentre lavorava così bene, sarà stato forse un odore nell'aria, un ricordo particolare che mi ha sfiorato la mente, o forse che noi donne siamo eclettiche di natura; non che ne avessi bisogno, somigliava più ad un vezzo, un capriccio, eppure mi era venuta voglia di cazzo. Di sapore di cazzo. Dell'odore, l'aroma, la consistenza…sono fatta così. Mi sono chinata e con l'indice sotto il mento gli ho alzato la testa. Tra due battiti di ciglia gli ho mandato un bacino e con l'altra mano l'ho chiamato giocando con le dita. Come una calamita si è avvicinato alle mie labbra, fino a sfiorarle. L’ho tenuto fermo li per più di un secondo, poi con la lingua gliele ho sfiorate, senza baciarlo, e con una mano poggiata sul petto l’ho sdraiato sul divano. “ hai una cosa che mi serve amore. Tranquillo, penserò a tutto io…” con le dita ho camminato sul suo petto, scivolando sugli addominali per arrivare al pube, piatto e liscio, dove svettava un arnese niente male…anche se ho visto di meglio. Lui stava fermo, quasi non ci credeva. Ho riunito le mani lasciando che nel mezzo ci finisse il pezzo di carne che mi interessava. La pelle era a contatto con i palmi in un movimento lento. Ogni piega, ogni ansa, ogni venuzza erano mie, lui era solo spettatore. A penzoloni un sacchetto pieno, che ho agguantato e ...
    ... odorato forte, strofinando il naso sotto il pene fino alla punta. Bacetto sul glande. Bacetti tutt'intorno. Una corona di baci alla cappella tronfia di voglia. Lingua sulle labbra….mmmh….sapore di cazzo! Ho sentito una mano posarsi sulla nuca, ho sollevato la testa per controllare cosa diavolo stesse facendo. Ho dovuto interrompere il mio giochino, togliergli la mano e stritolarla tra le mie “ non ci provare mai più merdina, sennò chiamo i carabinieri e dico che mi hai stuprata”. Lui ha capito. È stato piuttosto furbo ad arrendersi immediatamente. Col sorrisetto beffardo sono tornata al mio trastullo e l'ho imboccato. Piano. Lenta. Tornando indietro per poi imboccarlo ancora. Schiocco le labbra. Inghiotto un po’. Infilo ancora. Mi sta tutto in bocca. Gemo. Mi tocco. Gemo….aahhh! Lo succhio. Bacio. Lecco. Gli lascio anche il segno di un succhiotto sui coglioni. Lui si lamenta, ma io continuo “ssh, zitto!...mmmh!” lo tengo in bocca giocherellando con la lingua. Era davvero buono.
    
    Avevo cominciato a pomparlo sul serio, ma poi mi sono scocciata e ho smesso. Lui ha cominciato a ciarlare dicendo che non potevo comportami così, che era quasi sul punto di venire, che non potevo smettere propri in quel momento…che palle! Io ero apposto. Soddisfatta. Non mi ha lasciato altra scelta. Stava ancora parlando quando ho aperto il portone di casa e ho lanciato i suoi vestiti giù per la tromba delle scale. Mi sembra ancora di sentire il tonfo di una scarpa arrivata addirittura in fondo, sul ...