1. Chi sei?


    Data: 09/08/2020, Autore: Giulisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... sono un essere unico che non di meno vive fortissime energie con cui trovar equilibrio.
    
    E’ il mio primo atto di fiducia.. ne siamo entrambi consapevoli.
    
    Apro le gambe con uno sforzo che urla dentro come antiche porte che da tempo nessuno faceva muovere.
    
    Ingoio a vuoto..ti vedo nascere un sorriso sulle labbra, quasi un addolcirsi del tuo sguardo che comunque resta attento a ogni mio fremito, a ogni mia espressione.
    
    Avrei preferito essere a pancia in giù, non incrociare il tuo sguardo, non sentirmi esplodere dentro questi fuochi di artificio che mi tolgono la voce e il respiro.
    
    Il silenzio è rotto solo dal sibilo dell’aria che mi entra e mi esce dai polmoni.
    
    Ti avvicini, seguo ogni piccolo gesto : fisso le tue mani, sapendo che tra poco saprò quello che potranno dirmi, quando saranno sulla mia pelle e suo mio corpo.
    
    Sento la stoffa dei pantaloni sfiorarmi le gambe e istintivamente mi tiro indietro sul letto.
    
    Sto sudando e non riesco a pensare.
    
    I pensieri come impazziti cozzano nella mente facendo scintille a ogni tocco.
    
    Vedo solo i tuoi pantaloni scuri che chiudono la mia visuale. Alzo lo sguardo.
    
    Sollevi le sopracciglia. Non una parola, solo un sorpreso luccichio degli occhi; inclini leggermente la testa..stai aspettando.
    
    Chiudo gli occhi ma non serve a molto. Sento quello che non dici. Sento quello che non chiedi ma ti aspetti.
    
    Respiro a fondo, poi lentamente torno giù, verso il bordo del letto, pochi cm che mi paiono km.
    
    Allunghi le ...
    ... mani che scendono a carezzarmi leggere, sfiorano, scoprono: sono calde e forti.
    
    è la prima volta che le sento addosso e mi arrivano scariche elettriche da farmi rabbrividire.’ascolto’ il tuo tocco lo imparo, lo analizzo.
    
    Un disco rotto nella testa che chiede’ che farai adesso?’
    
    Invece mi sorprendi continuando l’esplorazione del mio corpo che dolcemente cede a questa invasione senza violenza, senza ansia, si abbandona.
    
    La tensione sta svanendo, lasciando il passo a quella sottile eccitazione che da giorni mi perseguita.
    
    Risali dalle ginocchia fin su alle cosce mentre mille brividi di piacere mi attraversano, le afferri e senza preavviso le stringi fino a farmi gridare. Un grido che mi esplode in testa prima che nella voce.
    
    Mi stritoli, tiri, quasi mi sollevi e lasci lentamente che il peso di gravità mi faccia scendere sul letto, scivolandoti dalle mani ancora chiuse.
    
    L’aria mi brucia dentro la gola per quanto la forzo, dentro e fuori, dentro e fuori. Il dolore arriva, mi avvolge, mi invade come un fluido impazzito scorre, arriva in ogni piccolo angolo di me.. risveglia qualcosa che so appartenermi. Qualcosa che vibra, si alza, scuote la polvere e pare ergersi fieramente pronta a uscire. E ancora lotto..
    
    Vorrei chiudere le gambe, ma ho te nel mezzo che pare aver intuito e mi hai di nuovo afferrato ..
    
    ‘no…’ è solo un sussurro, prima che una nuova emozione mi attraversi,
    
    rabbrividisco.
    
    Ti sento arrivare alla mia fica… oddio!!
    
    Chiudo gli occhi e ...