1. La mostra


    Data: 09/08/2020, Categorie: Lesbo Autore: singlebsx58roma, Fonte: Annunci69

    ... mise una minigonna nera in lino, con su un bianca camicia anch’essa di lino, così da stare fresca, e un paio di scarpe dal tacco non molto alto in cuoio (era una salutista e sapeva che i tacchi alti sono micidiali x la spina dorsale se si portano a lungo).
    
    Uscì di casa. Prese il bus e arrivò vicino all’indirizzo di Ana.
    
    Fece le poche centinaia di metri che la separavano dal civico e suonò al citofono. “Si? Ah sei tu? Terzo piano” rispose Ana.
    
    Entrò fece le scale e suonò il campanello della porta.
    
    “Ciao, accomodati mia giovane amica” le disse Ana quando aprì la porta.
    
    Lei era vestita con un lungo abito di cotone color turchese, i lunghi capelli sciolti sulle spalle.
    
    “Posso offrirti qualcosa per frescarti?” chiese l’ospite. “Si grazie” “Vuoi un tè freddo, o un mate?” “Cos’è?” “Un’erba sudamericana con cui si prepara un infuso come il tè” “Ok vada per il mate”.
    
    Sorseggiarono la bevanda facendo conversazione in cucina, poi Ana le propose di andare a vedere la sua “mostra personale”.
    
    Cominciarono dal corridoio-ingresso alle cui pareti vi erano delle innocenti stampe di nudi fatti da pittori del medio evo e rinascimento.
    
    Poi passarono nel salone dove, tra vari dipinti appesi alle pareti, figuravano stampe giapponesi del 6/700, stampe del Kamasutra, stampe cinesi e foto di bassorilievi egizi in cui venivano rappresentate scene di accoppiamenti eterosessuali. Inoltre sparse per il salone vi erano tre piccole statue marmoree, copie di originali risalenti ...
    ... all’antica Grecia.
    
    Ma il bello doveva ancora venire. Si spostarono nel salotto dove Ana aveva allestito una vera galleria tutta sull’ultimo secolo.
    
    Insieme a qualche disegno e foto (rigorosamente in bianco e nero) di accoppiamenti etero, ve n’erano altri in cui i soggetti erano prevalentemente donne intente in rapporti saffici, oppure uomini in rapporti omosex.
    
    Quasi tutte le foto e i disegni mostravano visi in estasi.
    
    Fu mentre Anna guardava una di queste foto che sentì il respiro dell’amica tra i suoi capelli. Poi sentì le sue labbra poggiarsi delicatamente sul suo collo. Stette un attimo, poi si girò.
    
    Trovò i profondi occhi di Ana che le scrutavano l’anima. Vide le sue grosse labbra aprirsi leggermente. Rimase zitta, imbarazzata, non sapeva che dire. Sapeva con certezza che stava arrossendo. Un calore pian piano cominciava a salire. “Che c’è? Le chiese Ana. “Nooon so….” rispose lei.
    
    Ana alzò la mano e le carezzò dolcemente il viso, poi l’attirò verso di se e tornò a baciarle il collo. “Ana ti prego” disse Anna senza convinzione.
    
    “E’ la prima volta che ricevi attenzioni da una donna?” “Si…” “E non sai cosa fare perché i condizionamenti, le convenzioni, la morale che ci hanno inculcato ti dicono che è immorale che due donne si bacino. Beh io penso che tu devi sentire te stessa, cosa ti dice il tuo cuore e la tua mente, e se una cosa ti piace la devi fare”.
    
    Anna era imbambolata, non sapeva che dire e fare. Aveva davanti il viso gli occhioni neri di Ana ...