1. Violagode, capitolo 5: la cagna


    Data: 08/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69

    ... sdraiata per terra, completamente nuda, all’ombra dell’albero. Guardo il vialetto d’ingresso con una parte di me che spera di veder tornare i padroni al più presto e un’altra parte che spera di non veder entrare nessuno. Pensa se qualcuno dovesse venire e mi trovasse qui, nuda e col collare, come una vera cagna. Non voglio pensarci.
    
    L’erba del prato è morbida, ma mi da fastidio starci seduta. Provo ad alzarmi, ma qualcosa di forte si è impadronito della mia mente: sono una cagna, non un’umana, quindi non mi alzo in piedi, ma gattono attorno all’albero cercando il punto più freso. Provo anche a dormire un po’ visto che durante la notte sono stata svegliata diverse volte per succhiare un cazzo, prenderlo in culo o succhiarlo dopo che mi ha inculato.
    
    L’aria è calda, non si muove neanche una piccola brezza, mi accoccolo per terra e chiudo finalmente gli occhi. Devo riposare…
    
    “Su bella, siamo tornati!”
    
    Riapro gli occhi e ho di fronte i padroni, mi rimetto al volo a quattro zampe andando verso di loro, se potessi scodinzolerei anche, ma ad un certo punto il collare tira e non riesco a raggiungerli. Sento un mugolio di contentezza uscire dalla mia bocca.
    
    Il padrone si avvicina e mi accarezza la testa, io mi struscio sulle sue gambe.
    
    “Guardate che brava cagnolina.” Ride lui. “Sei proprio affettuosa, meriti un bel premio.”
    
    Mi slega dall’albero e torniamo in gruppo dentro casa.
    
    Una volta in casa il padrone va in cucina e torna con una ciotola piena d’acqua che ...
    ... appoggia a terra: “Devi avere sete, ecco.”
    
    Io sto morendo di sete. Corro, o meglio gattono il più rapidamente che posso, verso la ciotola e comincio a lappare avidamente l’acqua fresca. Sento i miei padroni ridere.
    
    “Ora che hai bevuto, da brava cagnolina, vieni qui e pulisci i nostri cazzi, abbiamo tutti fatto il bagno e siamo sporchi di sale.” È Mario, il padrone di casa a parlare, non faccio in tempo a voltarmi che lo trovo con i boxer da mare abbassati, vado da lui e comincio a leccargli il cazzo sporco e salato.
    
    Tutti si tolgono i boxer e li pulisco uno ad uno.
    
    “Brava cagnolina, eccoti un premio.” Conclude il mio padrone quando anche l’ultimo cazzo è stato pulito, allungandomi un osso di gomma. Me lo mette sotto al naso poi lo lancia dall’altra parte della stanza, io immediatamente sto al gioco e gattono fino all’osso lo prendo con la bocca e glie lo riporto. Lui lo prende dalla mia bocca e mi accarezza con forza la testa. “Che brava. Girati.”
    
    Io mi giro, il padrone mi spinge col muso a terra e allarga le mie chiappe, sento un’estremità dell’osso che comincia a premere sul mio culo, che non è stato lubrificato. Guaisco piano mentre la parte larga con due gobbe dell’osso lentamente si fa strada nel mio ano, fino a quando il muscolo non gli si chiude attorno. Ho l’osso di gomma ben piantato nel deretano e scodinzolo agitandolo nell’aria, tutti ridono. L’osso viene estratto strappandomi un guaito e rilanciato dall’altra parte della stanza: “gioca bella, noi ...
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