1. Forever Alone?


    Data: 06/08/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... giornata!”, pensai sull’orlo del pianto
    
    Sentii la mano dell’indiana passarmi sul volto, asciugarmi le lacrime.
    
    -Non vorrebbero certo vederti piangere.-, disse, -Devi essere forte.-.
    
    Quello, paradossalmente fu il momento in cui le domande che avevo dentro ebbero finalmente modo di uscire. Le chiesi a raffica chi fosse, perché avesse davvero scelto me tra tanti e quale realmente fosse il suo nome. Una parte di me si aspettava che mi mandasse al diavolo, forse lo speravo pure.
    
    Avevo un po’ alzato il tono ma lei non si scompose, ne lo feci io.
    
    Dopo qualche istante però la vidi tremare. Senza preavviso si mise a piangere.
    
    L’abbracciai, sapendo che aveva fatto lo stesso per me. Il mio sottoposto in mezzo a tutto era tornato a riposo. Poco male: non prevedevo di fare sesso quella notte.
    
    E finalmente, la giovane raccontò la sua storia.
    
    -Mi chiamo Jaswindar. Ho ventisette anni, compiuti il tredici di gennaio. Sono nata in India ma cresciuta qui. Mio padre e mia madre volevano che sposassi un vecchio suo amico. Abbastanza ricco, di Roma. Aveva settant’anni! Ti rendi conto? Non volevo essere condannata a una vita del genere!-, raccontò con tono emozionato. Altre lacrime, altro pianto, altri silenzi avvolsero queste frasi.
    
    -E quindi sei scappata.-, dedussi io con calma.
    
    -Tutti i miei parenti dicevano che avrei vissuto bene, che non avrei dovuto fare sesso ma lui mi guardava…. come si guarda una puttana!-. La strinsi a me, sentendo le lacrime ritornare. ...
    ... Piangevamo entrambi, le nostre vite scosse nel giro di una notte.
    
    -Sono scappata. Mia zia, poco più grande di me, mi ha vista, ha tentato di fermarmi. L’ho…-, si interruppe. Era chiaro cosa avesse fatto, -Ho bruciato i miei documenti, l’appartamento, tutto quanto. Sono giorni che cammino. Oggi tutte le provviste sono finite… ho trovato il modo di sopravvivere grazie a brave persone che hanno capito… ma ora… Ora &egrave finita. Non ne posso più di fuggire. Non ci riesco, Ale… non ci riesco. Jaswindar &egrave morta molto tempo fa. Devo rifarmi una nuova vita.-, piangeva ancora sulla mia spalla mentre io ascoltavo quella confessione appena sussurrata.
    
    Cosa potevo fare? Le davo ragione ma uccidere non era la soluzione, scappare men che meno. Era vero che, se l’avessero ritrovata sarebbe stata punita. Non solo dalla polizia ma anche dai suoi. Le usanze indiane e pakistane erano… dure con le spose disobbedienti.
    
    Per un istante, un immagine del suo volto sfigurato dall’acido mi attraversò la mente. Eravamo in Europa ma fin troppi fatti di cronaca avevano dimostrato che la geografia non contava quando si trattava di tradizioni e religioni.
    
    -Ora sai tutto, tutta la verità.-, mi disse.
    
    -Già.-, sussurrai al suo orecchio.
    
    -Cosa farai di me, di Maghera?-, si era già adattata alla sua nuova identità.
    
    Non lo sapevo. Non potevo andare contro il sistema. O sì?
    
    Sentivo il suo corpo caldo contro il mio.
    
    Potevo davvero infrangere la legge per lei?
    
    Più importante ancora, ...
«12...456...21»