1. Il sole, l'estate, la noia


    Data: 03/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    ... sempre zitto fa: be si pomiciamo anche.
    
    Mi viene da ridere per l'imbarazzo e la semplicità dimostrata, ma ragazzi, non vi ha detto nulla la mamma?
    
    Mi avvicino a quello che aveva parlato, lo guardo fisso negli occhi, con una mano gli accarezzo il petto e poi lo bacio.
    
    Oh, a momenti mi muore, non muove un muscolo lui, ma gli altri due sì che si muovono, mi vengono intorno, sento una mano già sul culo, io giro la testa e ne bacio uno, chi sarà? Bo, ma che mi frega, bacio pure il terzo, mentre le mani, le mie e le loro, frugano ovunque.
    
    Porto le mie dietro il reggiseno e lo slaccio lasciandolo cadere a terra, poi infilo le mie mani nei pantaloncini di quello avanti a me, e mentre lo bacio tasto il suo culo duro.
    
    Sono già in estasi, uno dietro di me mi sfila il perizoma, lo scalcio via, poi sento una lingua sul culo, apro impercettibilmente le gambe, ora la lingua è proprio sul buco del mio culo, dio che sensazione, il respiro si fa pesante.
    
    Solletico, brividi, che bello una lingua proprio lì.
    
    Mi accuccio, io nuda a parte le infradito, loro ancora con i costumi, accarezzo i loro cazzi tosti attraverso la stoffa, ci appoggio la faccia, li mordo, li lecco; bagno la stoffa dei loro costumi con la mia saliva, sono sovreccitata, infoiata diciamolo, una maiala per dirla alla toscana.
    
    Inizio a tirare giù i costumi dei tre ragazzi, che non dicono una parola, forse sopraffatti dal mio modo di agire, io continuo a sfregare la faccia su quei giovani cazzi.
    
    Sono ...
    ... duri, vicini, posso leccare due cappelle insieme, per me nulla è più appagante al momento, inizio a bagnarli di saliva, non molta a dirla tutta, ho sete, ma deve bastare loro.
    
    Inizio due seghe in contemporanea, mentre mi sgolo il terzo, poi alterno slinguate e seghe, e poi pompo, prima uno e poi un altro, a rotazione, ma no, non so, non capisco più nulla.
    
    Poi succede quel che deve succedere, prima uno poi gli altri due insieme, eruttano sperma in quantità, massaggio le loro palle, lo voglio tutto per me, ma non bevo, non li conosco, mi lascio colare tutto addosso, poi li guardo vogliosa, la faccia sporca di sperma, un po' mi cola dal mento; faccio una cosa proprio porca, di quelle che piacciono tanto ai maschi. Apro la bocca e mi lascio colare dalle labbra sperma e saliva che vanno ad ingrossare il filo che ora mi cola dal mento.
    
    Cade in terra lento, colando dal mio viso, lo sperma dei tre ragazzi è tanto, io mi sento sporca e felice, ora sorrido mentre li guardo.
    
    Dico loro che devo fare pipì, mi dirigo verso un albero, non voglio bagnare ancora la radura, ho altre idee, ma voglio tirargli su le aste ora barzotte.
    
    Mi giro verso di loro mentre mi accuccio, apro le gambe e mi lascio andare ad una bella pisciata, li guardo e sono tra lo sbigottito e il divertito, penso pure che non troveranno più facilmente una come me.
    
    Finito di pisciare, mi alzo veloce, non vorrei che gli venisse in mente di giocare alla pioggia dorata, sono già imbrattata di sperma, non ...