1. Il sole, l'estate, la noia


    Data: 03/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lucrezia, Fonte: EroticiRacconti

    ... simpatici.
    
    Decido per il sì nel pacchetto ci sono quattro sigarette, ne offro una ciascuno, poi prendo l'accendino nascosto nel pacchetto e gliele accendo, mi piace come si sporgono verso di me con la sigaretta in bocca, il loro fare di maschio alfa in realtà goffo mi piace, l'essere qui ora, tra questi giovani maschi mi esalta, li guardo negli occhi uno ad uno mentre accendo il tabacco, ma la vera brace che vedo ardere è nei loro occhi.
    
    Eppure nulla, sono giovani ancora, gli mancano i fondamentali, non sanno che fare; io la mia parte l'ho fatta, sono stata al gioco ragazzi, ora tocca a voi rilanciare.
    
    Niente, allora mi accendo pure io l'ultima sigaretta del pacchetto, lo faccio dicendo loro "dai fumo un po' con voi, è l'ultima, godiamocela insieme".
    
    Finalmente l'audace del gruppo mi chiede che ci faccio lì, se sono in vacanza, se sono sola, le solite domande insomma, io rispondo placida, poi gettato via il mozzicone chiedo se c'è un posto più comodo per parlare piuttosto che la strada, non indico la spiaggia, voglio vedere se ci arrivano da soli.
    
    In realtà uno di loro mi dice che lì vicino c'è un posto dove si radunano per ascoltare musica e stare tra loro; penso che è il suo modo di andare al sodo, troppo deciso, lo guardo tra le gambe e sorrido, laggiù sotto il costume qualcosa si muove, decido di stare al gioco, ma voglio condurlo io il gioco, se no chissà come finisce.
    
    Ah sì, dico rivolta a tutti e tre, e dov'è questo posticino?
    
    Qui di fronte mi ...
    ... dice l'audace, ti va di venirci? È proprio dopo la strada dietro al boschetto. Sorrido all'idea di questi tre che vogliono portarmi subito in un boschetto.
    
    Dobbiamo attraversare? Chiedo ocheggiando e facendo qualche passo avanti, più che altro per fargli ben vedere il mio culo disegnato dal perizoma ed eccitarli.
    
    A dirla tutta, quella che si stava eccitando ora ero io, cazzo pensavo, Lucrezia, che troia sei, ti lasci portare da tre ragazzetti poco più che adolescenti in un boschetto, subito dopo esserti fatta rimorchiare. Ma come sono caduta in basso.
    
    Attraversiamo la strada, tante auto di vacanzieri, moto, biciclette, un casino; arrivati dall'altra parte mi fanno passare tra due cespugli, ho pensato subito che ci avrebbero visti e la cosa mi piaceva, ero entrata in modalità zoccola inside.
    
    Dietro i cespugli e i primi alberi si apre una piccola radura erbosa, sparsi qua e la rifiuti stile rave, lattine, bottiglie, una maglietta, scarpe e pure un preservativo, sorrido al preservativo e penso che io non ne ho, loro?
    
    Quindi è qui che vi radunate per fare festa, dico, loro mi guardano come in attesa di qualche cosa, aggiungo, c'è modo di avere della musica, bere? Nulla?
    
    Niente, ovvio, ma proprio niente, beata gioventù, piena di sé ma all'atto pratico niente, e va bene Lucrezia, volevi condurre tu il gioco e allora gioca!
    
    Insomma è qui che portate anche le ragazze, e che fate? Non ballate, fumate sicuramente e pure bevete, nient'altro?
    
    Quello che era stato ...