1. Giochi ad alta tensione


    Data: 02/08/2020, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu

    ... madre mi vide così: spalancata, col bacino rivolto verso di lei e, particolare non insignificante, con quel vibratore piantato nel mio sesso a mo’di scandalosa appendice. Lei richiuse subito la porta e se ne andò di casa lasciando un biglietto. “Non volevo invadere la tua intimità, Evelyn. Da ora in poi ti chiamerò quando starò per tornare a casa. Quando ti andrà parleremo meglio, se lo vorrai”. Sapevo che mia madre non era troppo bacchettona, ma avevo sempre cercato di non espormi con lei e di tutelare quella che con un termine insopportabile e modaiolo potrei definire “la mia privacy”, però il tenore del biglietto mi calmò molto. Ne scorsi anzi gli aspetti positivi, avrei avuto molta più libertà e minori preoccupazioni nel dedicarmi a queste “passioni proibite”. Sofia invece la prese malamente, senza dire una parola si rivestì e se ne andò via di casa ancora sotto choc. Pur consapevole che la “colpa” dell’accaduto era principalmente sua, non mi rivolse parola per un paio di settimane. E’superfluo dire che appena andata via lasciai correre la mente a briglia sciolte e mi regalai due orgasmi potentissimi col vibratore che mi lavorava la passerina a pieno ritmo. Mi ero infatti detta che, essendo ormai stata scoperta, tanto sarebbe valso non limitare il piacere per quel giorno. Tra l’altro lei ancora reclamava”.
    
    Durante questo racconto così eccitante, non nego che avevo iniziato a masturbarmi affondando dentro di me le falangi dell’indice e del medio della mano sinistra. ...
    ... Sapevo di essere indecente me le sensazioni erano troppo forte per non cedervi.
    
    Mi muovevo sul divano ondeggiando come stessi su una nave, assecondando ogni movenza delle mie mani. Dopo poco avevo addirittura preso a inserire parte della punta della zucchina dentro la mia fessura. Non era troppo grande, anzi direi della dimensione perfetta per adattarsi alle mie roventi pareti vaginali. I muscoli la trattenevano. Mi sentivo riempita e ancora vogliosa.
    
    Quando Evelyn terminò il suo aneddoto, si accorse con un’esclamazione di quel che stavo facendo, e, per un’ennesima volta, decidemmo di intrecciare le gambe in posa indecente. Ci sistemammo in modo da penetrarci con la zucchina nel modo più sincrono e comodo possibile. Avevo posto le gambe sotto le sue, mentre i nostri sessi venivano collegati dall’osceno ponte costituito dall’ortaggio che deformava le nostre intimità. Le pareti della passerina mi bruciavano un po’ e toccare la clitoride troppo sollecitata durante quel giorno sarebbe stato fuori luogo, dato che non si era per nulla ripresa dagli eccessi. Però era molto piacevole, specie mentalmente, continuare a giocare in quel modo vizioso e peccaminoso.
    
    “Tutto quello che abbiamo fatto oggi &egrave stata la cosa più eccitante io abbia mai vissuto” confessò Evelyn “anche per me &egrave lo stesso e credo me ne ricorderò”. Ci baciammo intensamente, come due vere amanti.
    
    Ci guardammo. Avevamo le guance imporporate per lo sforzo. Le lessi negli occhi il desiderio implicito ...
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