1. Quartetto 3 - dalla parte di francesca


    Data: 02/08/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... tempo in cui per una copula avrei capovolto il mondo!”
    
    “E tu cosa credi che possa provare io dopo che per anni ti ho ammirato e desiderato senza avere il coraggio di farmi avanti? Sono al settimo cielo e non vedo l’ora di farmi sbudellare con amore da te!”
    
    “Carla, non esagerare, l’amore non è mai violenza, se è fatto bene.”
    
    “E’ per questo che stravedo per te.”
    
    Fortunatamente eravamo arrivati, parcheggiai al posto riservato e salimmo insieme dalla porta di servizio.
    
    “Ingressi separati, eh?”
    
    “Si, tutto separato, ormai.”
    
    Entrammo nel salone e ci liberammo dei soprabiti; presi una bottiglia di cognac con due bicchieri e ci avviammo alla camera degli ospiti: il letto, naturalmente era disfatto, perché le disposizioni alla donna dei lavori le dava la mia ex moglie e naturalmente tendevano a danneggiarmi.
    
    Ne approfittai per telefonare alla signora e dirle a chiare lettere che se non avesse tenuto in ordine anche la mia parte di casa, il contratto lo strappavo; chiese scusa e promise che non avrebbe tenuto più conto delle malevolenze della signora.
    
    Carla sorrise e si sdraiò a bella posta sulle coperte arruffate.
    
    Mi fiondai su di lei e la brincai con tanta voglia: dopo tanti anni trascorsi a contatto di gomito, per la prima volta mi resi conto della sua quinta di seno che sembrava esplodere ma si teneva compatta e soda, del suo sedere alto e morbido, disegnato col compasso, del ventre asciutto e nervoso con un monte di venere assai pronunciato.
    
    Mi ...
    ... chinai a succhiarle i capezzoli, mentre goffamente cercavo di liberarla di maglietta e reggiseno: fortunatamente provvide lei e mi trovai libero di pascermi del suo corpo che mi apparve meraviglioso.
    
    Con un po’ di acrobazie, feci scivolare giù il pantalone e la liberai dei collant; presi poi le mutandine dal bordo superiore e le feci scendere lentamente verso il basso scoprendo a piccoli tratti la figa depilata, tranne per un piccolo ciuffo in cima, le grandi labbra superbamente esposte e le piccole racchiuse come un fiore: in mezzo vidi sbucare il clitoride gonfio e mi precipitai a succhiarlo e morderlo con foga inusitata.
    
    Sfilai via del tutto le mutandine e mi precipitai a leccare ano e vulva in una sola passata; presa dal piacere della leccata, si girò sul letto e si pose gattoni innalzandomi verso il viso le natiche perfette, la fessura tra esse e lo spacco di ano e figa.
    
    Succhiai, leccai, morsi, accarezzai e penetrai con le dita in ogni dove.
    
    “Mettilo dentro … per favore … mettilo dentro … prendimi, ti prego … possiedimi.”
    
    Mi sollevai sulle ginocchia, puntai la cappella alla vulva e spinsi.
    
    Per un attimo ebbi un dubbio.
    
    “Posso venire dentro?”
    
    “Si, non preoccuparti, prendo la pillola, ma prendimi, con forza, fammi godere.”
    
    Cominciai a pomparla con forza e sentivo che l’utero soffriva ogni volta che la cappella colpiva il collo.
    
    “Sei certa che non ti faccio male?”
    
    “Picchia senza problema, non sai quanto mi stai facendo godere!”
    
    Invece lo ...
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