1. Quartetto 3 - dalla parte di francesca


    Data: 02/08/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... sapevo, e me lo confermava l’abbondanza di umori che dalla vagina si scatenavano sulla mia asta.
    
    In un raptus di violenza, spinsi il ventre contro le natiche e sentii gli ilei che mi penetravano fino alla vescica mentre la cappella martirizzava letteralmente l’utero.
    
    “Siiiiiii … ecccooooooo … cosiiiiiiiiii …. Sto godendo … vengo …. Vengo …. Amore, tieni, questo è tutto per te, goooooddoooooooooo.”
    
    Ero quasi spaventato dalla violenza dell’orgasmo.
    
    La scena era stata così violenta che non m’ero accorto dell’entrata di Nunzia che mi apparve all’improvviso alle spalle.
    
    “Cavolo, che grande copula! Sei ancora in gamba. Eh? E chi è questa ragazzina, la tua ultima fiamma?”
    
    Carla si stava appena riprendendo dall’entusiasmo dell’orgasmo.
    
    “Ehi, Nunzia, invecchi: neanche più riconosci le vecchie amiche!”
    
    “Carla? Tu qui? Proprio tu?!?!”
    
    “E perché? Chi ti aspettavi? La regina Elisabetta?”
    
    “No, scusa, non volevo offenderti; solo che non pensavo che una nullità come il mio ex marito avesse una donna così bella.”
    
    “Ti consiglio di armarti di pazienza, perché ne vedrai delle belle!”
    
    “Più belle di te?”
    
    “Più belle, più nuove, forse perfino più fresche!”
    
    Guardai Carla con occhio torvo e finalmente capì che doveva stare zitta.
    
    Nunzia tentò di tornare ancora sull’argomento.
    
    “Perché esistono ancora le vergini?”
    
    Intervenni seccato.
    
    “Si; se esistono mariti impotenti, anche le mogli possono essere vergini. O hai dimenticato aaammmmooooorrrreeeee ...
    ... mio?”
    
    “Touchè.”
    
    Ammise e si ritirò.
    
    Io e Carla ci sedemmo tutti nudi al tavolino ed io versai del cognac nei due bicchieri.
    
    A quel punto si presentò ancora Nunzia tutta nuda e con un bicchiere in mano.
    
    “C’è del cognac anche per me?”
    
    Gliene versai.
    
    “E una sbattutina?”
    
    Provocò.
    
    “Carla, cosa mi hai chiesto prima di venire qui?”
    
    “Amore, anche solo per una serata.”
    
    “Ti è bastato quello che hai avuto?”
    
    “Oddio, ce n’era; ma se ce ne fosse ancora un poco, ho ancora una bocca e un retto da offrire al tuo amore.”
    
    “Ok. Allora diciamo che le funzioni possono essere anche diversificate: chi vuole copulare, si accomodi: il mio sesso non si rifiuta. Però, quello che io do è amore: Carla, prenditi l’amore che preferisci; lascia le scopate a chi ne ha bisogno.”
    
    “Leccami!”
    
    Mi impose Carla, mentre mi stendeva supino e si piazzava con la vulva sul mio viso; presi a leccarla con devozione, come un cagnolino affamato, in tutte le pieghe dell’ano, su tutte le superfici delle grandi labbra, nel canale vaginale e su tutto insieme, dall’ano al clitoride sul quale mi fermavo insistendo a succhiare.
    
    Intanto Nunzia era salita a cavallo del mio sesso e si era impalata col viso rivolto ai miei piedi: conosceva benissimo il mio membro, e l’aveva frequentato fino a pochi giorni prima, per cui cercava il contatto con gli anelli e coi tessuti interni del canale vaginale, con le superfici delle piccole labbra e soprattutto con il clitoride, quasi non le bastasse ...
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