1. Emigranti 2


    Data: 01/08/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... cappella giunse all’altezza della bocca e, sporgendo la lingua, cominciai a leccarla; vidi che Genny rovesciava indietro la testa e tratteneva il respiro, segno di grande piacere; ed insistetti nella carezza con le tette.
    
    Mi fermò di colpo, avvertendomi che non aveva ancora intenzione di sborrare e che c’erano ancora molte cose da esplorare. Ero ancora seduta sul bordo del letto con i piedi sul pavimento e lui era davanti a me in piedi; si piegò un poco verso di me e la sua mano destra andò ad artigliarmi la figa;il dito medio si infilò nella vulva e cominciò a percorrere i tessuti molli del canale vaginale, provocando una lunga serie di scosse di piacere; poi si spostò sul clitoride e cominciò a martoriarlo premendolo, girandoci intorno, titillando come per fare una sega; ansimavo come una locomotiva e strabuzzavo gli occhi per il piacere. Di colpo, si ritrasse e “Continua da sola” mi intimò; portai la mano destra sulla figa, inserii due dita nella vulva e cominciai a sollecitarmi come aveva fatto lui: ondate di piacere si levarono dalla figa e percorsero il corpo fino ad esplodermi nel cervello; le mie mani divennero quasi frenetiche e, istintivamente, usai l’altra mano per titillarmi un capezzolo. Genny mi guardava compiaciuto e abbozzava solo piccoli gesti come titillarmi l’altro capezzolo o rovistare nel mio pelo pubico fino a raggiungere, dall’alto, il clitoride per massaggiarlo in contemporanea con me.
    
    Interrompendo i giochi erotici, mi sollevò di colpo e mi ...
    ... spostò indietro sul letto, finché anche i piedi furono sulla coperta; lui invece si sdraiò in posizione contraria, col viso rivolto alla figa e i piedi verso il mio volto; mi prese per una mano e mi fece sogno di montargli addosso; mi trovai così col viso sul suo cazzo mentre la mia figa gli si appoggiava sul volto “Ti piace un 69?” mi chiese; ed io non seppi cosa rispondere, ma istintivamente presi a leccare il cazzo che mi si ergeva davanti prepotente e, immediatamente dopo, lo infilai di colpo in bocca facendolo penetrare fino alla gola. Genny, da parte sua, aveva ripreso a leccarmi la figa e lo faceva con sapiente metodicità: partiva dal monte di Venere, percorreva lo spacco delle grandi labbra, si soffermava a succhiare il clitoride e proseguiva il percorso fino ad infilarsi nell’ano. Ogni passaggio era una frustata di piacere che mi percorreva la schiena e si schiantava nel cervello. Le vampate di calore mi montavano ripetutamente; a quel punto lo volevo in figa, volevo che quel cazzo mi scavasse dentro, mi rompesse tutti gli argini e mi facesse sborrare come mai in vita mia.
    
    Glielo dissi. Sorrise, spostò il mio corpo, si sollevò a sedere e si spostò ai miei piedi, mi divaricò garbatamente le cosce e si mise in ginocchio sul letto piazzandosi proprio in mezzo. Girando lo sguardo all’armadio vidi riflessa nello specchio l’immagine di me completamente scosciata e Genny nudo in ginocchio fra le mie gambe con la sua mazza enorme che puntava decisamente al mio ventre. ...
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