1. Emigranti 2


    Data: 01/08/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... verso conoscenze e scelte che favorissero la mia maturità. Quindi, pur essendo sostanzialmente spaventata, mi preparai a qualunque possibile sviluppo. Faceva molto caldo, quel giorno, e avevo indossato solo una gonna ampia con cintura in vita e, sopra, una camicetta con bottoni; di intimo, avevo solo una dozzinale mutanda senza reggiseno, senza calze e un paio di sandali. Genny aveva una tuta leggera e zoccoli ai piedi. Appena nella stanza, mi riprese per la vita, mi strinse a sé, tornò a premere le labbra sulle mie e mi forzò con la lingua per entrare; mi aprii e lo lasciai entrare nella mia bocca che perlustrò a lungo con la lingua appuntita e morbida che mi faceva provare uno strano solletico tra le gambe.
    
    “Fai anche tu come me” mi suggerì staccandosi per un attimo; ed io infilai con forza la mia lingua nella sua bocca e presi ad intrecciarla con la sua. Il gioco di lingue mi stimolava i capezzoli che si inturgidirono premendo violentemente contro la stoffa della camicetta; e, fra le cosce, la figa cominciò e prudermi innescando un desiderio di toccarmi o di farmi toccare. Mentre io combattevo la mia personale battaglia di lingue con la sua, Genny mi prese le natiche con ambedue le mani e spinse il bacino fino a farmi sentire il suo osso pelvico contro il pube; contemporaneamente, un’asta grossa e dura mi premeva contro le cosce e verso il ventre. Mi venne in mente il cazzo di Nicola che Peppino aveva stretto in mano e poi preso in bocca e nel culo e che già mi aveva ...
    ... ricordato quello che Antonio ogni sera mi sbatteva con violenza nella figa; capii che era il suo cazzo a rizzarsi e a indurirsi (lo avevo visto fare a Nicola) e che si preparava ad entrare dentro di me. Intanto, però, mi solleticava la patatina che sembrava reagire con gioia provocandomi fitte violente in tutto il ventre e via su fino al cervello.
    
    D’un tratto una delle mani di Genny si spostò dal mio culo e si insinuò tra i nostri corpi fino alla camicetta che sbottonò velocemente per mettere a nudo le mie tette; l’altra mano, invece, slacciò la cintura e si infilò nella gonna e nelle mutande: la sensazione del palmo della sua mano che attraversava accarezzandola la linea tra le natiche mi provocò una fitta più acuta delle altre ed un piccolo orgasmo; quando poi un dito si fece strada prima sull’ano e poi tra le labbra della figa, le fitte si fecero innumerevoli, tutte di seguito e sempre più acute finché urlai il mio primo orgasmo vero; Genny fu pronto a soffocare l’urlo con un bacio intenso. Mentre cercavo di riavermi dalla mia prima esperienza di orgasmo, lui si staccò dalle mie labbra per prendere in bocca un capezzolo che cominciò a succhiare con desiderio e passione; poi mi leccò tutt’intera l’aureola e la tetta. “Anche l’altra!” lo supplicai mentre quasi venivo meno dal piacere. Non se lo fece dire due volte e cominciò a leccarmi anche l’altra tetta. Cominciai a sbrodolare come un rubinetto rotto e quasi mi vergognavo all’idea di quello che mi scorreva dalla figa tra ...
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