Coppia di troie! - Racconti Erotici

Coppia di troie!

... il cazzo di tuo padre che ti sfonda la gola, mentre tua madre geme sotto di te, dell’essere riempita del suo degenere figlio.

Lo succhiamo insieme mentre poggio la fica fradicia sulla bocca della vacca che non può più urlare per i coiti furiosi che le imponi ma può solo tentare di non soffocare sotto gli umori della mia passera, leccandola come se ne dipendesse la sua vita.

Voglio limonare con te e con quel cazzo che ci passa da bocca in bocca. Mi piaci quando sei puttana, quando il frocio che c’è in te prende il sopravvento e mi seduce con un pompino memorabile.

Ma il vecchio è stanco di farselo succhiare. Ti stai sbattendo la moglie da più di tre quarti d’ora e lui non ti ha ricambiato.

Mi sistema a pecora sul divano ma io faccio in modo di restare sempre di fronte a te, che scopi e che vuoi comunque la mia lingua. Limoniamo sulla faccia della puttana mentre la scopi e io a pecora faccio in modo di restare con la fica sulla sua faccia. Ma lei si libera e prende a masturbarmi selvaggiamente.

Cazzo, ho un cedimento…. Quella puttana ha trovato il mio clitoride e lo stringe fra le dita, contemporaneamente il marito mi sputa sul culo e puntandomi sopra la cappella, spinge forte, senza neppure darmi respiro e in un attimo mi è dentro il culo. Mi scappa un urlo dritto sul tuo viso, ti guardo con un misto di orrore e piacere, il dolore subito lascia il posto alla lussuria. Sono attimi concitati in cui mi sento niente più di una cagna vorace che chiede di essere ...

... inculata selvaggiamente.

Lo prendo nel culo da quest’uomo che sembra voglia devastarmi, ma di fatto mi procura un piacere indescrivibile. Per settimane mi hai sfondato il cazzo con ogni cosa, con lo schiavo, con i vostri due cazzi e tutto per arrivare a questo momento.

Il porco mi fa abbassare, spingendomi piano la schiena. Il mio culo arriva all’altezza del viso della moglie che si sentirà sbattere i suoi coglioni sulla fronte. Sto per perdere l’equilibrio, le gambe non mi reggono dal piacere che sto provando. Ti guardo dal basso, con il desiderio di metter fine a questo tormento o di assicurarmi che non finirà mai. Poi mentre penso che non potrò godere di più sento la mano di lei intrufolarsi nella mia fica fradicia, la sfiora… e poi affonda… come se nulla fosse.

Emetto un grido demoniaco “inculala! Incula questa maledetta troiaaaa!!!” i miei occhi bruciano di un ardore che nemmeno tu, amore mio, hai ancora mai visto. “inculala…” ti sussurro fra le lacrime…

E tu lo fai. Tiri fuori il cazzo gocciolante da quella vecchia fica e lo punti sul culo. Lo affondi senza la minima esitazione, entri per sfondare, per lacerare… come io sono ormai strappata da quel vecchio porco che potrebbe essere tuo padre.

La sento urlare, sotto di me, fra le pieghe della mia figa e ti sorrido, un sorriso lussurioso e diabolico… “ti amo”, ti sussurro, mentre quello continua a sfondarmi e tu mi baci… il bacio più bello da quando ti ho incontrato.

Il vecchio porco ansima nel mio culo, so ...