1. Convivenze


    Data: 12/07/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: AsterNene, Fonte: RaccontiMilu

    ... gustarmi quel momento di calma che venni sommersa dal piacere causato dalle pulsazioni che avevano lasciato il posto alla classica vibrazione. Ansimai, coprendomi appena in tempo la bocca con la mano, troppo al limite per evitare l’orgasmo, ma abbastanza in me da riuscire ad evitare che le gambe mi cedessero, facendomi scivolare a terra. Cercai di simulare uno sbadiglio, ma avevo le guance arrossate e gli occhi lucidi, tra le gambe avevo un lago palpitante che chiedeva di essere soddisfatto. Chiunque si sarebbe accorto che non ero la solita Katia.
    
    Lanciai al mio collega uno sguardo divertito, mentre un sorriso languido si apriva sul mio volto. Quindi era lui che si stava dilettando a farmi impazzire, era dovuta a questo la sua eccitazione e il suo comportamento. Ero talmente concentrata su di lui che quasi non mi accorsi del sorrisetto del buttafuori, di come finì di scolarsi il drink per poi alzarsi e raggiungere il capo che stava cominciando a fare uscire gli ultimi avventori dopo aver spento la musica e sancito la chiusura del locale. Gran parte del personale cominciò a dirigersi verso gli spogliatoi, chiacchierando sottovoce. Dopo tutta la serata in mezzo al frastuono quel silenzio sembrava una manna dal cielo.
    
    Michele si mise a trafficare con i bicchieri sul bancone, quasi cercando di perdere tempo.
    
    “Come hai fatto ad aprire il mio armadietto?” gli chiesi. Ero sicura di averlo chiuso dopo la pausa.
    
    Lui mi rivolse un ghigno, tirando fuori le mie chiavi dalla ...
    ... tasca posteriore dei jeans e agitandole davanti al mio viso. Ero incredula.
    
    “Le ho prese dalla tua valigetta mentre il mio amico ti teneva impegnata. Volevo farti uno scherzo, ma quando ho visto questo gingillo nella tua borsa mi &egrave sembrato un peccato non approfittarne…” mi rispose, avvicinandosi. Allungò una mano tra le mie gambe, sfregando le dita sul vibratore che copriva il mio clitoride. “Non pensavo ti piacessero questo genere di passatempi”.
    
    La sala principale si era svuotata, i fari erano stati spenti lasciando accese solo le luci più soffuse della gradinata della pista e della zona bar, che tingevano il locale di un tenue azzurro. Guardandomi in giro non vidi nessun altro e mi sembrò il momento giusto per concludere la serata in bellezza.
    
    “Non mi dispiacciono’ Ma ci sono altre cose che preferisco di gran lunga” lo stuzzicai, accosciandomi davanti a lui e aprendogli i jeans lentamente, un bottone alla volta. Il pene già completamente eretto faceva capolino dai boxer, in attesa, così gli abbassai i pantaloni lo stretto necessario per liberarlo. La cappella era quasi del tutto scoperta, la pelle era bollente e liscia. Presi la punta tra le labbra, stringendole per far scendere la pelle insieme al mio movimento mentre introducevo in bocca poco a poco tutto il suo membro. Lo sentii gemere mentre mi appoggiava una mano sulla testa, accarezzandomi i capelli. Cominciai a muovermi ritmicamente, bagnandolo con la mia saliva quasi su tutta la lunghezza, giocando ...
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