1. Cerca di fare presto


    Data: 28/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... miei doveri e senza che lei pronunci parola alcuna m’inginocchio ai suoi piedi appoggiando il dorso della mani dietro alla schiena, mentre sento in modo calcolato il suono distinto delle polsiere che si chiudono. La sua mano m’accarezza il petto e comincia a esplorare, esaminando e sondando meticolosamente il mio corpo come se fosse la prima volta, cosicché mi raggiunge in ogni pertugio. Il contatto con la pelle &egrave granuloso, ma al tempo stesso pure vellutato, lei indugia intorno all’orifizio anale e solletica deliziosamente la pelle lievemente arrossata pungolandomi per l’evento che verrà.
    
    Questa circostanza &egrave per me un’elevazione, un inedito impulso, un originale slancio, poiché mi sembra d’essere senza peso, dal momento che mi faccio trasportare dalla corrente e dimentico tutto, mentre all’improvviso una scarica elettrica m’attraversa rudemente la schiena riconducendomi brutalmente e spietatamente alla realtà. Lei impugna un frustino e con esso m’indica il tavolo, io m’appoggio lì sopra con il petto sulla fredda superficie del legno e allargo le gambe. Una benda nera, probabilmente una delle sue vecchie calze m’avvolge gli occhi riportandomi bonariamente e deliziosamente al periodo precedente, a quel punto lei accortamente e in maniera irriducibile mi domanda:
    
    ‘Cinquanta?’.
    
    ‘Sì, signora’ – replico io, adeguandomi immediatamente a quella categorica, ferrea e irremovibile richiesta.
    
    Le prime frustate sono forti ma piuttosto sopportabili, per quelle ...
    ... successive &egrave tutta un’altra predica, per il fatto che assomiglia a un arcobaleno di colori, tenuto conto che adesso il dolore si trasforma, cambia e si sviluppa in modo disgregato scompaginandomi. Io perdo immediatamente il conto dei colpi subiti, eppure questi ultimi proseguono ininterrotti con una cadenza perfetta fino alla loro naturale conclusione, tenuto conto che sono decisamente stremato, il corpo si contorce ancora, respiro a fatica, passano dieci minuti e sono ancora nella stessa posizione. Un altro lampo attraversa il mio sistema nervoso, dato che lei dev’essere andata in cucina, perché mi sta passando sul dorso innumerevoli cubetti di ghiaccio con una flemma e una lungaggine direi esasperante e persino irritante. All’inizio &egrave una sensazione condiscendente e piacevole, perché il freddo si porta via il calore delle frustate e rilassa la pelle, ma soltanto dopo diversi minuti capisco che sono passato a un’altra tortura molto più pignola e sottile. I cubetti sciolti vengono rinnovati con dell’altro ghiaccio, dal momento che io arrivo al punto che vorrei fare appello invocandola di smettere, pur sapendo che per una simile richiesta lei inasprirebbe intensificando maggiormente il mio castigo, però in modo inaspettato mi toglie la benda, perché davanti a me attualmente ci sono tre falli di gomma di svariate dimensioni, in quella circostanza lei astutamente m’indica quello più grosso e in modo canzonatorio mi chiede:
    
    ‘Questo qua può andarti bene?’.
    
    ‘Sì, ...