1. Avevo tredici anni - quarto episodio


    Data: 04/07/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... rispetto e soggezione ha chiamato addirittura signore l’altro, hanno avuto appetiti sessuali probabilmente diversi. Ora invece sono sotto l’influenza di una malia erotica ed è questo quello che si dicono.
    
    - Paolo che liberazione, è da un po’ che me la tenevo.
    
    - La devo fare anche io.
    
    - E che aspetti.
    
    - I pugliesi hanno un detto.
    
    - E cosa dicono.
    
    - Chi non piscia in compagnia è un ladro o una spia.
    
    E non avendo i boxer con la cerniera, li deve abbassare e mostrare anche le chiappe.
    
    “Che chiappe nere e pelose da scimmia, non ho mai guardato il culo di un uomo, come è eccitante.”
    
    “Che gran cazzone biondo, da moscio è una proboscide, figurarsi quando è duro.”
    
    Queste due ultime riflessioni se le comunicano non con le parole ma con gli sguardi e si crea subito tra loro complicità e desiderio. In un altro posto tutto questo non sarebbe successo, in questa casa sì.
    
    Quando Paolo anni addietro vi entrò fu prescelto o forse riconosciuto come una reincarnazione. Il cinquantenne amico del padre, che vi abitava venne coinvolto. Frustrato e represso per i suoi desideri sessuali che non aveva potuto vivere pienamente, gli fece da maestro. Dopo anni di lontananza, crescita e maturazione, si rincontrano. L’ex maestro e il figlio Thomas fanno da tramite a questo incontro. Ora è lui che apre le porte della casa e tutto si sta svolgendo in modo che ne sarà il custode.
    
    - Signore se mi è permesso.
    
    - Certo che ti è permesso ma basta con questo signore, con il ...
    ... lei e con il voi. Mi chiamo Erik.
    
    Si sono intanto avvicinati e affiancati e Paolo che gli guarda il cazzo dice.
    
    - Tu sei Erik il grande e io Paolo il piccolo, e non solo nella stazza, anche col cazzo.
    
    - Be! Sai che c’è, l’hai visto da moscio, mi viene voglia di fartelo vedere duro. Faccio io o mi dai una mano tu?
    
    C’è un detto pugliese anche per questo?
    
    - Erik tutto il mondo è paese e una mano non si nega a nessuno, ma se io faccio la sega a te passo per frocio, se anche tu la fai a me è uno scambio tra buoni amici.
    
    - Paolo non ho mai toccato il cazzo di un altro e non me lo sono mai neanche fatto toccare, chissà che mi ha preso.
    
    - Penso di sapere cos’è. Ma non è facile spiegarlo.
    
    - Be! Sai che ti dico, occupiamoci d’altro, facciamo questo spuntino, per il resto si vedrà, c’è tempo.
    
    Seduti sul divanetto i due stanno mangiando, bevendo e parlando ma dicono una cosa e pensano a tutt’altro. I veri pensieri sono il culo peloso e il cazzo grosso. Quello che si dicono invece riguarda gli interventi da fare alla casa e per definire queste cose vi entrano. Paolo si sta impegnando a prendersene cura e concordano anche il compenso. Non avendo più altro da dire si dovrebbero salutare e riprendere ognuno la sua strada.
    
    - Erik
    
    - Paolo
    
    - Erik prima hai detto c’è tempo, tra poco non c’è ne è più.
    
    - Paolo vienimi incontro, per me è la prima volta con un uomo, dammi una mano.
    
    - Va bene. Allora appoggiati con le braccia sul davanzale di questa finestra e ...