1. Ciò che puoi darmi, lo prendo


    Data: 01/07/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: Mavis, Fonte: RaccontiMilu

    ... ha dato modo di pensare, ma da adesso in poi non sbaglierò più.
    
    Prendi la porta, mentre io finisco quel che resta della sigaretta accesa prima, e ti avvii per ritornare dagli amici e lo fai senza voltarti, senza vedere se ti sto seguendo e io resto li fuori a guardarti mentre ti allontani: hai ragione, &egrave ora di fare ritorno dall’isola che non c’&egrave.
    
    Spengo la sigaretta e ti seguo ad un intervallo di tempo di una rampa di scale e non posso fare a meno di pensare che nel bene o nel male, sono tua, adesso, sempre. 5 Febbraio 2014
    
    Avevo preso una decisione, una di quelle importanti e soprattutto definitive, ma in fondo so bene perché sono ancora qui.
    
    Sono sempre stata una persona diversa, costretta a diventare tale &egrave vero, ma che col passare del tempo ne avevo fatto una linea di vita da seguire, non per farmi notare o primeggiare tra la gente, ma per potermi isolare, senza apparire scortese, per evitare con eleganza discorsi inutili e situazioni vuote.
    
    Invece ora sono qui, ad impazzire, la mente che elabora pensieri che neanche pensavo di concepire e il cuore, neanche credevo di averlo più un cuore, impegnato nella sola funzione di battere per permettermi di vivere, adesso &egrave come spaccato.
    
    Quelli che si definiscono miei amici, credono che sia una brava persona, sempre pronta a dare consigli che a quanto pare risultano validi, almeno la maggior parte delle volte, e di conseguenza mi sono meritata l’etichetta di buon amica: poveri stupidi. ...
    ... Se solo sapessero cosa penso veramente di loro, cosa vorrei davvero dirgli quando cercano da me consolazione o dritte sui loro problemi esistenziali, ma non meritano altro che continuare a vivere nelle loro sciocche illusioni, tanto prima o poi si dissolveranno e sarà gratificante vedere come sbatteranno la faccia contro la realtà delle cose.
    
    Una persona terribile, ecco ciò che sono, ciò che mi hanno fatto diventare e questo fino ad ora mi aveva sempre salvato, il mio comportamento mi proteggeva.
    
    Poi qualche mese fa sei arrivato tu e tutto &egrave cambiato: adesso quella che sbatte la testa contro il muro sono io.
    
    20 Novembre 2014
    
    Non ci credo, eppure lo sto facendo di nuovo, so che mi stai aspettando e io sto venendo a prenderti.
    
    Ti ho portato in un parcheggio, sembra andar bene, bisogna adattarsi. Siamo seduti in macchina e iniziamo a parlare del più e del meno, fino a che la conversazione cade dove era prevedibile e arriva dritto al punto, dritto al vero motivo per il quale ci siamo incontrati e lo vogliamo entrambi.
    
    ‘Per favore fai attenzione all’abito.’ mi dici con un sorriso malizioso dipinto sul viso.
    
    Come stai bene in giacca e cravatta. Vorrei tanto poterti spogliare lentamente e poter sentire il calore della tua pelle sotto le mie mani, appoggiare la testa sul tuo petto e potermi inebriare del tuo profumo, ma non posso, non c’&egrave tempo. Non c’&egrave bisogno di aggiungere altro, ti lascio fare, non ti voglio sgualcire, ti slacci la cintura, ...
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