1. ADORABILI CREATURE 6. LA SIGNORA PARDI


    Data: 28/06/2020, Categorie: 69, Etero Sesso di Gruppo Autore: Roca, Fonte: RaccontiMilu

    ... contro e poggiata contro il tavolo sollevò una gamba per meglio sentire l’erezione del mio pene, lasciando che la mia mano risalisse oltre la calza sulla coscia nuda.
    
    Sospirando si lasciò andare di schiena sul tavolo trascinandomi sopra. Il nostro bacio divenne ingordo, puntò le mani sulle mie spalle facendomi sollevare il busto poi rapidamente sbottonò la camicetta, la fece scivolare lungo le spalle insieme alle spalline del reggiseno scoprendo le mammelle molto più belle di quanto le ricordassi. Emise un lamento appena la mia bocca calò aperta su una punta baciandola come un affamato mentre le mie mani strizzavano i seni duri, compatti.
    
    Passai all’altro suo seno, la donna sospirando sollevò il busto, lo mosse lasciando che leccassi avidamente i bei promontori poi mi attirò nuovamente sulla sua bocca dardeggiando la lingua, lambendo voluttuosamente le mie labbra, la lingua che attirò nella sua bocca per suggerla. Spinse il mio capo nuovamente sui suoi seni, respirava affannosamente sentendo la mia lingua danzare sui capezzoli diventati duri.
    
    Premette nuovamente sul mio capo, ora con forza, rimase distesa col viso alterato mentre mi chinavo sul suo ventre. Le sue mani sollevarono ancora la gonna, le mutandine erano bianche, minuscole, sollevò alte le gambe piegate, spalancò le cosce vedendo che chinavo fra di esse il viso.
    
    Emise un gridolino mentre scostando di lato le mutandine le mie dita tirarono i peli nello scoprire il suo sesso. Fu con un lungo sospiro che ...
    ... ricevette la mia lingua nella sua fica. Percorsi il bel sesso con rapide leccate che mandarono in estasi la donna, cominciò a lamentarsi debolmente fremendo mentre assaporavo le sue carni incurante dei peli che la lingua trascinava come se fosse la prima fica che leccavo.
    
    Vedevo il suo viso fra i seni simili a grosse mele, lei discinta e bellissima mi fissava fremendo tutta poi non riuscendo più a trattenersi pronunciò le prime parole da quando le nostre bocche si erano incontrate.
    
    – Ohhh. . . ora voglio baciare il tuo cazzo! Già si stava alzando.
    
    – Si. . . si. . .
    
    Si chinò per disfare la mia cintura mentre i suoi occhi non si staccavano dal mio viso, tirò la cerniera, le sue mani abbassarono i pantaloncini corti insieme ai boxers, il pene picchiò contro il suo viso, rise.
    
    – Anche il tuo cazzo é cresciuto. . . e come!
    
    Rideva ancora mentre chinandosi maggiormente allungò la lingua sui testicoli e continuando a fissarmi la fece risalire lentamente come una spatola lungo tutta la verga, soffermandosi sotto il glande a lambire con la punta la nascita del condotto, lo faceva gioiosamente come se fosse felice di vedermi sospirare poi aprì la bocca, le labbra scesero ingoiandomi, risalirono, scesero ancora. . .
    
    – Mhhpf. . . mhhpf. . . mhhpf. . . Faceva scorrendo su e giù, gli occhi ridenti sempre fissi nei miei, il piacere me li fece chiudere, quando li riaprii il membro era nella sua mano, muovendo il viso lo leccò attorno alla cappella tutta poi la sua bocca ...
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