1. Proprietà di stefano, bocca e culo riservati al padrone


    Data: 22/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ade-69, Fonte: Annunci69

    ... dentro, forse per affetto, o forse solo per controllare se era bagnata. Si ritrasse.
    
    Laura sapeva cosa doveva fare: aprì il cappotto, fece scorrere la zip del maglioncino fino in fondo, in modo che i seni risultassero ben esposti, sollevò fino all'inguine la gonna. Lui la osservò attentamente, per controllare che tutto corrispondesse ai suoi desideri e le fece un sorriso di approvazione.
    
    Senza parlare le indicò il cassetto portaoggetti. Laura lo aprì e vide un grosso dildo nero. Lo prese, ed obbedendo a ordini ricevuti in precedenza, lo infilò immediatamente nella fica, che non fece alcuna resistenza, ormai abbondantemente bagnata.
    
    Poi lo sfilò, e muovendosi come poteva nell'angusto spazio della macchina lo accostò al suo orifizio posteriore. Si lascio andare, impalandosi dolorosamente su quell'oggetto, che le entrò nelle viscere, facendole uscire un gemito di dolore.
    
    Il padrone le sorrise nuovamente, e mise in moto....
    
    Percorsero una decina di chilometri, verso la periferia, ed il Padrone fermò l'auto nel piazzale di un bar.
    
    Scesero dall'auto, il Padrone prese sottobraccio Laura ed entrarono.
    
    Stefano scelse un tavolo un po' appartato e si sedettero.
    
    Laura fu subito in difficoltà: doveva sedersi a pelle, sollevando la gonna, il freddo della sedia metallica la colpì come una frustata. Il dildo si incuneò ancora di più dentro di lei. La gonna poi era risalita a metà coscia, e lasciava intravedere l'attaccatura delle calze ed il reggicalze.
    
    Tentò di ...
    ... coprirsi alla meglio, utilizzando il cappotto, mentre stava arrivando il cameriere, ma il padrone con una occhiata glielo impedì.
    
    Rossa in volto, sotto lo sguardo del giovane che attendeva le ordinazioni, e che non distoglieva lo sguardo dalle sue gambe, bofonchiò imbarazzatissima:
    
    - una Guinness ed un bicchiere d'acqua - .
    
    Sapeva cosa doveva fare, ma non sapeva come fare: avrebbe dovuto immediatamente infilare le mani nei pantaloni del Padrone e massaggiargli il cazzo (questi erano gli ordini che aveva ricevuto telefonicamente).
    
    Tentò di avvicinare una mano, ma l'imbarazzo ed il pudore rimastole le impedirono di obbedire.
    
    Stefano iniziò a sorseggiare la birra che era stata portata dal cameriere, sempre più attratto dallo spettacolo offerto da Laura
    
    - Sarà punita severamente per la sua disobbedienza - disse.
    
    Finì di bere, pagò e sollevò rudemente Laura dalla sedia, riaccompagnandola alla macchina.
    
    - Lei deve sempre obbedire agli ordini che le vengono impartiti - disse una volta accomodatosi sui sedili. Estrasse dal cappotto un dildo molto grosso che infilò di colpo nella figa di Laura Pur essendo molto bagnata la grandezza dell'oggetto provocò una certa resistenza alla penetrazione.
    
    - Allarghi di più le gambe - le fu ordinato e si lasci penetrare. L'oggettò entrò completamente.
    
    Il Padrone prese poi dal cassetto della macchina una catena metallica, che fissò tramite un moschettone all'anello del collare di Laura E ripartì verso l'hotel.
    
    Durante ...
«1234...»