1. Proprietà di stefano, bocca e culo riservati al padrone


    Data: 22/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ade-69, Fonte: Annunci69

    Il cellulare squillò improvvisamente: un sms in arrivo.
    
    - Fra mezz'ora, al solito posto, si faccia trovare pronta. -
    
    Laura sapeva cosa doveva fare, ormai conosceva i desideri del suo padrone.
    
    S'infilò in doccia, si lavò accuratamente e si asciugò.
    
    Prese il suo profumo preferito, un paio di gocce sui capezzoli, qualche altra sul pube.
    
    Prese l'unguento e si unse accuratamente l'ingresso della sua parte posteriore, con un dito si penetrò, rendendo scorrevole l'orifizio.
    
    Si vestì, o meglio, indossò quanto le era stato ordinato: il reggicalze, un reggiseno che lasciava scoperti i capezzoli, gli slip aperti davanti e dietro, un paio di calze nere. Una gonna abbastanza corta, ampia, una camicetta trasparente ed un maglioncino con la zip davanti. Stivali appena sopra al ginocchio.
    
    Mentre si vestiva la sua eccitazione cresceva. Doversi vestire in tal modo, obbedendo ad un ordine, non poter essere libera di scegliere, da un lato le provocava irritazione, dall'altro la stimolava.
    
    Era pronta, si infilò un lungo cappotto nero, mise in tasca le chiavi della macchina ed il cellulare, si guardò allo specchio per controllare che tutto fosse a posto, e fece per uscire.
    
    Improvvisamente si accorse di aver dimenticato qualcosa, o forse aveva volutamente rimosso l'ordine: il collare.
    
    Questo, per lei, era l'oggetto più difficile da indossare. Aprì il cassetto dell'armadio, quello dove teneva la sua biancheria intima, dove lo nascondeva perché il suo uomo non lo ...
    ... potesse trovare, e come lo avrebbe giustificato... da sotto una pila di slip lo afferrò.
    
    Era una sottile striscia di cuoio nero, con una fibbia di acciaio. Al centro era fissato un anello, con una piccola targhetta sulla quale erano incise le parole: - Proprietà di Stefano, bocca e culo riservati al padrone - .
    
    Le era stato imposto al loro primo incontro, lo doveva sempre indossare quando si vedevano.
    
    Lo girò intorno al collo, strinse la fibbia, e si riguardò allo specchio.
    
    In effetti il collare le donava, la rendeva terribilmente provocante, ma la imbarazzava terribilmente.
    
    Dover uscire, in pubblico, talvolta essere fissata da sconosciuti, osservata, scrutata, oggetto di chissà quali pensieri, giudizi....
    
    Deglutì, e corse alla macchina.
    
    Infilò le chiavi, accese il motore, partì molto velocemente.
    
    Aveva paura di essere in ritardo. D'un tratto si fermò di lato: si era scordata di sedersi come le era stato imposto.
    
    Le era stato ordinato, infatti, di sedersi sempre sollevando la gonna, in modo che la pelle del sedere fosse a contatto del sedile. Sempre e dovunque.
    
    Lo fece, ed il freddo della stoffa della macchina le percorse il corpo.
    
    Mentre guidava nel traffico iniziò ad accarezzarsi la fica.
    
    Il padrone desiderava infatti trovarla già abbondantemente bagnata al momento del loro incontro.
    
    Arrivò all'appuntamento, scese dall'automobile e salì su quella del padrone. Sollevò la gonna, ubbidiente, lui le accarezzò la fica, infilandole poi due dita ...
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