1. La schiava di Virginia


    Data: 22/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: MASTER84, Fonte: RaccontiMilu

    Questa &egrave la storia di Virginia e Sara: Virginia ha 23 anni, &egrave una ragazza mora, occhi verdi, snella ma con un petto perfetto ed un sedere sodissimo; Sara ha 19 anni &egrave una ragazza un po’ soprappeso ma non grassa, mora ma con dei colpi di sole, che a lei piacciono tanto. Sono amiche da, quando erano bambine, e S ha sempre preso V come esempio, primo perché era molto bella e riusciva ha conquistare tutti i ragazzi che voleva (talvolta anche qualche ragazza aveva preso una cotta per lei, e questo non le dispiaceva per niente), secondo perché era una ragazza che s’impegnava a fondo in qualsiasi cosa gli interessasse, ed in un modo o nell’altro riesce sempre ad ottenere dei magnifici successi. V possedeva una casa a Roma in Corso Francia perché veniva da una famiglia benestante, ed ospitò volentieri S, quando quest’ultima gli annunciò che aveva scelto di andare all’università; purtroppo per mancanza di voglia S finì con l’abbandonare subito l’università, e trovò un lavoretto part-time il mattino, molto ben pagato. S non aveva detto niente ai suoi genitori, ma anzi aveva raccontato una serie di bugie allucinanti a suo padre per farsi mandare più soldi visto che anche lei era di buona famiglia e figlia unica; S disse a suo padre che aveva preso una casa in affitto da sola al centro di Roma e che doveva pagare mille euro d’affitto al mese, in più gli aveva detto che siccome non riusciva a lavorare, poiché studiava molte ore al giorno il padre ei nonni gli ...
    ... inviavano quasi altri mille euro. Con poco tempo S aveva messo via un sacco di soldi e faceva la signora in casa di V, mentre questa si faceva un ‘mazzo’ tutto il giorno per studiare e lavorare, perché sì il padre gli aveva dato casa, ma oltre all’abitazione, lui avrebbe pagato solo le bollette, per il resto V se la sarebbe dovuta sbrigare da sola!
    
    Un giorno S entrò in bagno, mentre V si stava facendo la doccia, il vetro era di quelli opachi, e rimase a guardare attraverso il vetro il corpo perfetto della sua amica, per qualche minuto, V se n’accorse, ma non disse nulla, anzi, chiuse l’acqua e diede un colpetto all’accappatoio, che era in equilibrio precario alla sommità del vetro della doccia, facendolo cadere al di fuori, aprì la doccia ed uscì fuori parzialmente quel tanto che gli bastava per farsi vedere dall’amica completamente nuda; S rimase quasi paralizzata alla vista della bellezza di V, che se n’accorse e disse con tono sarcastico:
    
    V: ‘Non dirmi che non hai mai visto una ragazza nuda?’
    
    S: ‘Eh’ no ‘scusami’.&egrave che sei’.’
    
    V: ‘Sono cosa?’
    
    S: ‘No niente’.che stupida che sono, perdonami non volevo fermarmi a guardarti!’
    
    Nel sentire queste parole V prese la palla al balzo e con tono sempre più incalzante disse:
    
    V: ‘Come sarebbe fermarti a guardarmi? Da quanto tempo &egrave che stai qui a guardarmi, mentre mi faccio la doccia?
    
    S era diventata rossissima dalla vergogna e non riusciva più a spiccicare una parola:
    
    S: ”non”..volevo’
    
    V: ‘ come non ...
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