1. Il brivido del caso


    Data: 19/06/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Lesbo Autore: dolcemaliziosa89, Fonte: RaccontiMilu

    ... sìììì” gemevo senza tregua sospirando rumorosamente.
    
    I baci di Arianna si soffermavano principalemente sui capezzoli che suggeva come fosse una neonata, oppure sull’ombelico che accarezzava dolcemente saettando con la lingua mentre io le spingevo la testa da una parte all’altra e lei pareva quasi impazzita, mentre sussurrava il mio nome e mi alitava il suo piacere sui due globi che inorgoglivano la mia femminilità. Lasciava quindi sopra di essi una striscia argentea di saliva come di lumaca.
    
    Con un mugolio si tuffò su di me posizionando il suo bacino sul mio viso: era il 69 finale e avrebbe dovuto essere perfetto!
    
    “Adesso vado giù sulla tua fichetta, voglio assaporarti Deborah e bagnarmi tutta la bocca, dissetarmi col tuo nettare. Non ce la faccio più a resistere. Non mi basti mai tu.” disse con tono da invasata, soffocato e stralunato. Già sentivo il suo respiro tiepido lì dove iniziava la mia peluria. Mi ritrovai la sua bella vagina arrossata davanti e pensai, in un lampo, che entrambi i sessi stavano per esplodere nel decimo orgasmo in poco più di un giorno: davvero ci stavamo facendo di tutto e mi rendevo conto per l’ennesima volta che probabilmente qualcosa del genere, una tale maratona erotica intendo, non mi sarebbe riaccaduta più. Di certo era una prima volta in assoluto.
    
    Avvertivo dolere il buchetto posteriore, troppo allargato dopo non esser stato quasi mai usato per scopi quegli atti lussuriosi e la fica a tratti mi restituiva anch’essa fitte di ...
    ... dolore miste a goduria: sapevo non sarebbe stato facile giungere all’orgasmo quella volta e paventavo mi fossi provocata fosse qualche lacerazione interna dopo tutto quell’abuso, ma volevo proseguire. Solo, implorai Arianna di fare delicatamente. Tuttavia, lei si dimostrò eccellente nel leccarmi lentamente, profondamente e sempre con lo stesso ritmo. Faceva anche attenzione a non puntare subito il clitoride esausto, ma a dare brevi colpetti all’area circostante, a circuirlo e poi solo alla fine far avanzare la lingua con accortezza estrema. Cercavo di rilassarmi per facilitarle l’entrata delle dita nella mia patatina esausta e arrossata, ancora lucida di umori, ma divenuta troppo sensibile per il trauma delle ore appena trascorse.
    
    Aveva deciso di affondare solo due dita, prima fermandole quasi indecisa sul vestibolo del mio sesso, poi affondandole con maggior decisione, ma proseguiva delicata lo spacco e nella cavità infiammata, producendosi in un’altalena piacevolissima ma estenuate. Lo stesso cercai di fare con lei e col suo delicato fiore, manovrando senza eccedere in violenza in maniera dolcissima mentre mi sentivo stordita con le narici impregnate dal suo odore pregnante, ormai divenutomi inconfondibile. Iniziai a titillare con la lingua il perineo, poi l’area delle grandi labbra puntando infine le piccole labbra, baciandole senza tregua, spalancando la mia bella Arianna e quasi cercando di penetrarla con la mia viziosa linguetta. “Sì continua giovane ninfa lussuriosa” ...
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