1. Una pessima idea


    Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Prooserpina, Fonte: RaccontiMilu

    Sono le otto del mattino, e da dieci minuti mi guardo e mi riguardo di fronte allo specchio. Non so perché mi sono svegliata così presto, ho finito gli esami e il treno per tornare a casa è prenotato per il giorno dopo. Potevo approfittarne per dormire per ore (e io adoro dormire), ma niente. Sveglia come non mai.
    
    A dire il vero un po’ lo so cosa mi ha svegliato: un calore famigliare lì sotto, provocato probabilmente dall’elastico delle mutande un po’ troppo piccole che, durante la notte, si era lentamente infilato tra le natiche. Una cosa che mi ha sempre fatto eccitare, e di cui spesso mi servo quando voglio masturbarmi.
    
    In sintesi mi sono svegliata tutta bagnata, e con una strana voglia. E ora sono davanti allo specchio dell’armadio, vicino alla portafinestra del balcone completamente spalancata. Do un’occhiata fuori: in realtà nessuno dovrebbe riuscire a vedermi, anche se non ne sono del tutto certa. E questo lieve dubbio mi stuzzica, tanto che, senza pensarci troppo, decido di slacciarmi la camicia da uomo che uso come pigiama, per poi togliermela del tutto.
    
    Rimango in biancheria intima, sempre intenta ad osservarmi. Il reggiseno è una prima, pizzo nero molto carino. Purtroppo, nonostante la taglia misera, le coppe non sono nemmeno completamente piene: ho un seno veramente minuscolo, a punta, da quattordicenne. Cerco di stringere le spalline, allaccio più stretto l’elastico, ma nulla. Alla fine mi stufo e lo levo. Mi strizzo i capezzoli con le dita fino a farli ...
    ... indurire: ecco, quando sono turgidi danno un’aria più tonda alle mie minuscole tette, e cominciano a piacermi di più.
    
    Continuo a fissare la mia immagine, ormai praticamente nuda: chissà se qualcuno dal palazzo di fronte si affacciasse e guardasse direttamente nel mio appartamento. Beh, di sicuro non noterebbe il mio ridicolo seno, ma il culo magari sì. Lo adoro: è bello grande, sodo, sta su che è una meraviglia. Lo libero delle mutande, e mi giro per ammirarlo meglio: lui sì che non passa inosservato.
    
    Il calore lì sotto continua ad aumentare, e io non mi sono mai sentita così vogliosa. Non mi va di masturbarmi e basta, voglio sentire qualche brivido.
    
    Se uscissi sul balcone così, completamente nuda? Seh, al massimo scandalizzerei qualche vecchietta o una madre con figli.
    
    Sono indecisa, voglio soddisfare un qualche impulso che non riesco a identificare bene. Apro il cassetto della biancheria e sceglo di mettermi un perizoma striminzito, troppo piccolo per me. Non mi copre nemmeno tutto il monte di venere, mentre dietro mi tira un casino. Perfetto.
    
    Trovo anche il reggiseno più imbottito che ho, e decido di barare. Apro l’armadio e cerco un vestito nero attillato sul busto ma con la gonna svolazzante e cortissima. L’avevo comprato per andare a ballare qualche volta, ma non l’avevo mai messo perché si era rivelato ai limiti dell’indecenza.
    
    Lo indosso e l’effetto con il reggiseno imbottito è ridicolo, ho un’aria quasi oscena. Trovo le scarpe con i tacchi buttate ...
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