1. L’impero dell’Alba ~ III.


    Data: 14/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Fairy Land, Fonte: RaccontiMilu

    Joy cominciò a maledire Kassandros ancor prima che arrivasse, le braccia si stavano indolenzendo legata in quella posizione.
    
    Gettò la testa in mezzo alle spalle in un moto frustrato, corde di seta morbidissime la legavano al soffitto, rosse, talmente sottili e resistenti da segarle i polsi.
    
    Diede uno strattone doloroso con le braccia, poi allungò il più possibile un piede verso il pavimento cercando di appoggiarsi per trovare sollievo, ma nulla. Le dita dei piedi sfioravano il pavimento lucidissimo tanto da farle credere che se solo avesse voluto avrebbe potuto toccarlo.
    
    Un lungo sospiro le gonfiò il petto prosperoso, respirò profondamente l’odore pungente degli incensi, guardandosi riflessa sul pavimento scuro e liscio come uno specchio. Un brivido di eccitazione la scosse incuneandosi nel ventre.
    
    Si trovava più bella del solito, costretta a tormentarsi per ordine dell’uomo che quella sera l’avrebbe scopata. Joy non sapeva chi sarebbe arrivato, nessuno gliel’aveva detto. Le schiave non dovevano conoscere, ma solo obbedire.
    
    Kassandros entrò in quel momento, fu quasi sollevata di vederlo, il cadetto di Persia era sicuramente molto bello, dalla pelle leggermente abbronzata e i capelli biondi. Molte donne ne erano incuriosite e segretamente speravano di essere prese da quelle braccia possenti.
    
    Lo guardò ammirata, la luce soffusa faceva brillare ancora di più quegli occhi così chiari da sembrare di ghiaccio, lui invece le dedicò uno sguardo profondo mentre ...
    ... uno ad uno faceva schizzare i bottoni della camicia per poi buttarla in un angolo.
    
    Si avventò su di lei con l’impeto della bora e la sollevò come una bambola mettendola seduta sulle proprie spalle.
    
    Joy percepì le unghie affondare nella propria schiena e la bocca famelica succhiarle le labbra, il clitoride, portarle via il respiro e il senno. Si percepì immediatamente matida, l’autorità con la quale Kassandros si serviva di lei la faceva eccitare moltissimo, risvegliando il suo allenato istinto di schiava che le imponeva di donarsi senza remore e senza pudore.
    
    Joy godeva molto, le fitte di piacere le arrivavano dritte al cervello si aprì di più per ricevere meglio quel dono insperato e inarcò la schiena offrendo meglio il sedere alle mani di lui.
    
    In pochi minuti si ritrovò a godere di un piacere puro, disperato, con i suoi gemiti risuonavano dappertutto, la pelle che risplendeva nella luce soffusa come una statua d’ebano, viva, sensuale, dai capelli riccissimi le labbra dischiuse in un’espressione estatica.
    
    Kassandros la strinse più forte a sè sentendola bagnata dappertutto, profondamente aperta ed eccitata. Scese con una mano lasciandole dei solchi rossi lungo la schiena per agguantare una natica con decisione stringendola tra le dita.
    
    Il principe aveva già visto varie volte quel culo in tutta la sua magnificenza, Alhamba, sadicamente, spesso e volentieri la faceva andare in giro con delle vesti scollatissime sulla schiena, tanto che bastava che si piegasse ...
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