1. Regalo fortuito


    Data: 26/12/2017, Categorie: 69, Etero Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... assai affabile e gentile, davvero. Lei sa ballare?’ – replicai io di rimando.
    
    ‘No’ – mi disse lui, senz’aggiungere altro e avvicinandosi.
    
    Il fuoco delle lanterne creava frattanto degli strani giochi di luci e di ombre, lui era di fronte a me e guardava in modo molto schietto. Lo so, mi voleva, io lo volevo in ugual modo, non disse altro, si girò e andò verso le scale che dalla terrazza conducono al parcheggio sottostante, io lo seguii come ipnotizzata, lui si fermò sul pianerottolo dove c’era una porta di ferro, probabilmente qualche vano ascensore o altro, aspettò il mio arrivo, giacché mi precedeva d’un paio di gradini. Non appena fui di fronte a lui m’agguantò per i fianchi e con prepotenza mi sbatté contro la porta, in quella circostanza mi teneva per le braccia, la violenza del mio corpo contro la lamiera produsse un rumore cupo, lì cominciò a baciarmi il collo, il petto e i capezzoli ormai gonfi. Io avevo un vestito molto scollato, però non riuscivo nemmeno a gemere, poiché ero completamente presa, così mi lasciai trasportare del tutto dall’eccitazione, adesso non m’importava che qualcuno potesse vederci, m’importava soltanto di quel momento di godimento autentico, puro e schietto. Le nostre lingue cominciarono a quel punto a intrecciarsi dentro le nostre fameliche bocche, io percepivo distintamente il suo cazzo sodo su di me e così cominciai a toccarlo da sopra i pantaloni. Io coglievo nettamente l’eccitazione piovere sulle mie cosce nude, mi liberai anche ...
    ... dell’altro braccio, mi destreggiai con la cintura, gli sbottonai i pantaloni che caddero alle caviglie. Lo sentivo sempre più eccitato, poi con un gesto veloce abbassai gli slip e glielo presi in mano, era caldo e compatto, lui mi succhiava i capezzoli, allora cominciai a masturbarlo. Adesso gemevo, Dio come godevo, avevo in mano quel cazzo duro e godevo, lui mi tirò su la gonna, dato che non fece nessuna fatica a inserire le morbide dita nel mio sesso, il perizoma che portavo era davvero minimo e poi ero così bagnata che inondai le sue dita ancora prima che potesse penetrarmi. Io godevo e lui gemeva, ansimavamo, io continuavo a masturbarlo, però l’eccitazione era così forte per entrambi che non ci volle molto per arrivare all’orgasmo. Io venni un attimo prima di lui, dato che l’unica parola che gli dissi fu:
    
    ‘Sì, ecco, sto venendo, godo, Dio che meraviglia’ – gli sussurrai all’orecchio e gemetti febbrilmente.
    
    Può darsi che questo mio modo inatteso e infervorato d’esprimermi lo fece esplodere e sragionare oltremodo, perché lo sentii sborrare in modo inatteso nella mia mano e sulle mie cosce, visto che per me fu come venire una seconda volta. Tutti e due siamo rimasti lì immobili, lui con le sue dita dentro di me, io con il suo cazzo in mano, ormai liberato e svuotato da quel peso, da ultimo ci studiammo con lo sguardo nel corso del rapporto sessuale lui mi sorrise a fior di labbra teneramente, io immediatamente ricambiai. Ci sistemammo e tornammo nel salone senza dire una ...
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