1. Regalo fortuito


    Data: 26/12/2017, Categorie: 69, Etero Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Ripensandoci fu lui a fermarsi, ma allora anche lui aveva notato dove alloggiavo. Ma che cosa stavo pensando? Avrei voluto portarlo dentro con me e fare tutto quello che fino a poco tempo fa avevo soltanto immaginato e sognato, però lui mi liquidò agevolmente con una semplice frase:
    
    ‘Le auguro una buonanotte Lucia’ – giacché io ricambiai allo stesso modo.
    
    Io riordinavo i miei vestiti continuavo a fantasticare, poiché m’era sembrato che avesse uno sguardo diverso, come se anche lui mi volesse. Basta Lucia, smettila con queste pure illusioni ripetei verso me stessa, dopo m’addormentai subito. Il giorno seguente la guida ci aspettava per la visita della città, io ero realmente infastidita e scocciata, perché lui era finito in un altro gruppo e in sostanza non lo vidi per tutto il giorno. La serata prevedeva una cena con specialità locali e a seguire musica e balli, dal momento che era veramente come si vede in TV: le ballerine erano bellissime, avevano dei corpi statuari come scolpiti, e come si muovevano, inutile negarlo, evocavano limpido e puro sesso. Io osservavo che lui era eccitato nel vederle ballare, poiché si capiva benissimo, io a quel punto m’infastidii quasi al pensiero, quello spettacolo m’annoiava e uscii fuori per prendere un po’ d’aria. L’hotel aveva un giardino meraviglioso con piante delle tropicali, le luci soffuse, le fiaccole e le fontane dappertutto, mi levai le scarpe e andai a piedi nudi fino a una grande terrazza che offriva un panorama meraviglio ...
    ... sulla grande baia di Sydney, le luci erano infinite, la città immensa, l’orizzonte non si riusciva a definire. Sentivo la musica provenire dal salone e cominciai a ballare, il bacino ondeggiava a ritmo, non sapevo ballare, eppure ero convinta d’essere da sola e quel movimento così sensuale mi piaceva, così mi lasciai andare alla musica. Penso d’aver ballato un paio di minuti fino a quando m’accorsi di non essere da sola, là accanto c’era lui. Stavo sognando con gli occhi aperti? Lui mi sorrise divertito, io avvampai per l’imbarazzo, però fortunatamente la luce tenue delle fiaccole non lo fece notare:
    
    ‘Scusi, non volevo disturbarla, ma stavo curiosando in giro, perché ero un po’ annoiato lì dentro quel salone’.
    
    Impostore e sbruffone, pensai in quel momento a quelle ballerine sculettanti che non ti stavano di certo annoiando né tediando. Ebbene, anche adesso m’hai seguito oppure &egrave solamente una coincidenza accidentale? Le sue pupille mi trasmettevano il contrario, io ne ero certa, perché senza dubbio in un differente pretesto non avrei temporeggiato un istante nel propormi, malgrado ciò al momento ero intimorita da lui o dal ruolo che ricopriva e poi non avevo mai avuto storie sul lavoro, per il fatto che ero convinta che non fosse una bella faccenda.
    
    ‘No, si figuri. Non so danzare, tuttavia la musica era alquanto ritmata e trascinante’.
    
    ‘Trasmetteva l’impressione d’essere invece un’esperta, una vera intenditrice’ – rispose lui ammodo.
    
    ‘Grazie, lei &egrave ...
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