1. Regalo fortuito


    Data: 26/12/2017, Categorie: 69, Etero Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... della sua bocca. Lei mi prese una gamba e spostandosi di poco mise il mio piede appoggiato alla sedia a fianco della sua coscia tornita, cominciò a leccarmi dolcemente, con un dito entrò dentro e iniziò a muoverlo piano. Io sentivo il rimbombo che quel dito faceva muovendosi nella mia fica bagnata, dato che s’accompagnava ai gemiti di piacere di Nicola che continuava a guardarci sfregandosi il cazzo:
    
    ‘Sì, così, vai più forte’ – le dissi.
    
    Jane cominciò a muovere la lingua più velocemente e infilò un altro dito, intanto io godevo tantissimo. Nicola gemette, stava aspettando me per sborrare, per lasciarsi in ultimo andare al piacere trionfale più puro. Ci rivestimmo e uscimmo da quella stanza afosa, respirai a pieni polmoni, in quanto mi sembrava d’essere stata in apnea per quei venti minuti, Nicola pagò il conto e tornammo in albergo. Mancavano soltanto due giorni al rientro per Torino, il mio desiderio non si era ancora placato, io volevo che lui mi possedesse ancora, però ogni volta che ci salutavamo avevo paura che tutto finisse. No, io non volevo nessun coinvolgimento sentimentale, tuttavia volevo solamente scopare e godere, anelavo spassarmela in maniera totale senza restrizioni né vincoli. Dormii benissimo quella notte.
    
    L’indomani andammo allo Zoo Taronga, bellissimo insieme al Darling Harbour, anch’esso stupendo che visitammo in seguito, a un certo punto me lo trovai ...
    ... di fronte, io ero con i miei colleghi, lui con altri responsabili. Un saluto informale, un sorriso di circostanza, uno sguardo complice. Sul battello era previsto anche il pranzo, a dire il vero un piccolo buffet a base d’un pesce locale di cui non ricordo il nome, i nostri sguardi si sono incrociati fra la folla, lui si &egrave girato e si &egrave diretto verso i servizi. Tutti erano impegnati nel divorare le pietanze, nessuno ci vide chiuderci in quella minuscola toilette, perché nemmeno una parola volò tra noi due, poiché già mi scopava con colpi rapidi e profondi. Io ero appoggiata alla porta così come nel nostro primo incontro, però questa volta lui mi penetrava, le mie gambe erano incrociate attorno alla sua vita e m’aiutavano a ritmare i colpi, io lo sentii sennonché sborrare agevolmente e gemere dimenandosi.
    
    Pure io ho goduto pienamente, per il fatto che l’orgasmo arrivò molto in fretta: intenso, magnifico, profondo e in special modo unico. In seguito ci sistemammo alla svelta, prima d’aprire la porta lui m’accarezzò il volto e mi diede un bacio infantile e tenero sulla guancia.
    
    Oggigiorno ancora ripenso intensamente con nostalgia a tutti quegli episodi: &egrave stata davvero incancellabile, memorabile e oserei riferire storica la mia individuale e insperata vicenda. Che gran bel ricordo l’Australia, magari arrivederci alla prossima convention.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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