1. La perdizione di Honey


    Data: 14/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Pippolust, Fonte: RaccontiMilu

    Lei era di fronte alla porta della sua abitazione, puntuale, con le valige pronte pronte per essere svuotate da lui, come le era stato ordinato. Anche i vestiti erano esattamente quelli che lui le aveva richiesto, la camicia bianca legata in vita e la gonna scozzese corta che copriva a malapena la curva dei glutei, ovviamente senza intimo. In realtà non gli interessava poi molto quello che avrebbe indossato, il punto era far sentire la propria potenza su di lei, schiacciarla fin dal principio, far capire chi comanda.
    
    Quello e iniziare fin da subito ad umiliarla. Infatti, l’orario scelto per il suo arrivo coincideva perfettamente con l’inizio della pausa pranzo dei chiassosi muratori che stavano lavorando al palazzo a fronte. Lui non avrebbe mai saputo gli epiteti che le avevano lanciato, ma li poteva immaginare e, poco prima che lei suonasse il campanello era convinto di aver sentito un brusio indistinto oltrepassare i doppi vetri delle finestre, accompagnato da dei fischi acuti. Aveva però già imparato ad essere paziente e scrupoloso e, quindi, non si era affacciato preventivamente, in modo da non rischiare di incrinare la sua entrata in scena, perfettamente studiata. Voleva essere al meglio, voleva risultare il perfetto boia della sua vittima sacrificale.
    
    Il modo in cui era riuscito al incastrarla era risultato tanto semplice quanto efficace. Non era stato difficile infatti, farle credere che una delle sue più intime fantasia fosse quella di trovarsi di fronte una ...
    ... bella taccheggiatrice che, colta sul fatto, avrebbe mostrato il seno, prima di andarsene via impunita. Mentiva, quella non era affatto una sua fantasia, ma un ottimo modo di riprenderla mentre compiva qualcosa di illegale el suo negozio di giocattoli erotici, il modo da lui prescelto per sottometterla al suo volere. Eppure se avesse voluto, quell’uomo avrebbe potuto avere tutte le donne che desiderava con il minimo sforzo: bello, affascinante e anche messo bene economicamente. Forse è stata proprio quella facilità a traviarlo, il suo desiderio di avere di più, il controllo totale su qualcun altro. Lei l’aveva inquadrata subito come potenziale vittima. Sembrava spaesata nel suo negozio, come un cerbiatto in mezzo ad un branco ti lupi. Si era mostrato simpatico e accomodante con lei, l’aveva invogliata a tornare, si era finto suo amico e confidente, qualcuno di cui potersi fidare, una semplice facciata. Ottenuto quello che voleva non ha esitato a mettere in atto il suo oscuro volere.
    
    Adesso, finalmente, tutto era pronto. Un’intera stanza della casa era stata adibita a sua personale sala giochi e lui stava andando ad aprire la porta alla sua vittima. “Entra” si limita a dire alla ragazza, facendosi seguire fino alla sala delle torture e dell’umiliazione di quest’ultima “sai già che non voglio obbiezioni, altrimenti finisci in carcere” dice, mentre la sistema, come una bambolina, su un tavolaccio di legno, a quattro zampe. Ci sono solo tre cose visibili nella stanza: il suddetto ...
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