1. Una lezione privata


    Data: 05/06/2020, Categorie: Etero Autore: Penny_Lane, Fonte: RaccontiMilu

    Si avvicina l’estate, è maggio e già l’aria si è fatta quella tipica della zona, calda e molto umida.
    
    Anche l’atmosfera a scuola, tra i miei alunni, si è fatta più estiva, sono svogliati, non hanno voglia di studiare… di certo è una pena per loro stare chiusi in queste aule con il sole fuori… ma si sa, a maggio ci si gioca le ultime carte per quelli che devono recuperare, interrogazioni, compiti in classe… che possono salvare alcune situazioni critiche, pertanto io non lascio loro tregua.
    
    Sono insegnante di matematica, sono una abbastanza alla mano, seppure inflessibile nei voti e nei giudizi. Sono anche piuttosto giovane, e mi piace vestire da tale. Così, ben lungi da me l’idea di indossare quelle gonne di colori tristi e fili di perle delle professoresse di mezza età, indosso sempre tailleur piuttosto corti o pantaloni aderenti. So che i miei alunni maschi, soprattutto quelli degli ultimi anni, mi guardano talvolta con desiderio. A ogni donna piace essere ammirata, e mi diverte l’idea di essere un loro desiderio nascosto e irrealizzabile.
    
    A volte, cogliendo qualche sguardo e intuendo qualche battutina, mi è capitato di chiedermi se non si masturbino mai pensando a me. Nessuno di questi pensieri traspare ovviamente, non sono così stupida e di certo non mi va di giocarmi il posto di lavoro. Ma si sa, una femmina è una femmina e i maschi di 18 anni sono maschi di 18 anni…
    
    Oggi ho chiamato alla lavagna Andrea, un ragazzo molto timido che deve recuperare alcuni ...
    ... brutti scivoloni. In questi anni in cui sono stata la sua insegnante ho capito di lui che, diversamente da molti suoi compagni, non è approssimativo nello studio, semplicemente la mia materia non gli entra in testa. Ho anche notato che a causa della sua timidezza a volte vorrebbe chiedere un chiarimento, vorrebbe che rispiegassi qualcosa… ma non lo fa. Per non infastidire, per non dare nell’occhio, vuole a tutti i costi mimetizzarsi tra i suoi compagni. Allo stesso tempo, ogni tanto mi sembra distratto, con la testa tra le nuvole… ma mi dico che a quell’età è normale, avrà per la testa qualche ragazza.
    
    La sua prestazione durante l’interrogazione oggi non è stata brillante, tanto che alla fine lo mando al posto e mi sento più delusa di lui. Per questo durante l’intervallo lo trattengo e lo chiamo alla cattedra, dato che manca pochissimo all’esame di maturità e che in tutte le altre materie va così bene… perché in matematica non riesce a decollare? Risponde in modo evasivo, si vede che l’ho messo in imbarazzo. Prendo per buona la mia ipotesi, credo che recuperando un paio d’ore da solo con me riuscirebbe a capire meglio alcune cose che gli serviranno all’esame. Gli chiedo se può fermarsi per una lezione supplementare al pomeriggio, è stupito e titubante alla mia richiesta, ma alla fine accetta.
    
    Mi organizzo per questa lezione individuale, ma dalla segreteria mi dicono che non possono concedermi un’aula per il pomeriggio. La richiesta andava inoltrata prima, ci sono consigli di ...
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