1. Guardati


    Data: 04/06/2020, Categorie: Sentimentali Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... infatti, abbiamo passato un weekend, chiusi per lo più in casa, anzi in camera da letto, complice la giornata uggiosa e fredda.
    
    “Non...” sto iniziando la mia rimostranza, quando da sotto il il tavolo tiri fuori la mano, posi sulla tovaglia la mia cintura di cuoio.
    
    E' una richiesta precisa e poco fraintendibile tra noi, è l'esternazione di un tuo bisogno che mostri, nuda fin nell'anima in ogni tua debolezza... già, la tua nudità.
    
    Sono deliziato, confesso, dal tuo imbarazzo che ancora persiste quando ti guardo nuda, con le tue piccole asimmetrie, le tue cicatrici, i segni del tempo; dopo tutto questo tempo, dopo tutte le volte che ti ho vista spoglia, sembri non essere riuscita ad abituarti ai miei occhi che ti desiderano.
    
    Ancora riesci ad imbarazzarti del mio desiderio di te, per te, nel contempo questo ti eccita, come ti eccita l'amore che provo per te...
    
    Conosco il tuo bisogno, come conosco il tuo desiderio di quell'imbarazzo che io solo riesco a darti, eppure non sono i miei occhi quelli che temi di più... lo so...lo sai.
    
    “ spogliati!”, Non è un ordine, non è una richiesta, non è una preghiera, o forse è tutte e tre insieme, saperlo, spiegarlo, non aggiunge nulla a noi due.
    
    Senza distogliere lo sguardo ti alzi, privandoti della poca stoffa che ti copre, torni nuda come appena uscita dalla doccia, io raccolgo la cinghia dalla tavola, per sparire in camera.
    
    Ti chiamo da lì, quell'enorme guardaroba con le ante coperte di specchi, che paiono raddoppiare ...
    ... il volume della nostra camera da letto.
    
    Sul giaciglio stanno disposte poche cose: la cintura, una ballgag, un collare e un paio di manette niente altro; le guardi perplessa e sorpresa, forse ti aspettavi qualche cosa di più.
    
    Forse hai creduto che avremmo ripercorso alcune dei nostri giochi passati, ma la verità è che stasera voglio farti un regalo, voglio spingere il tuo sguardo dove hai paura di posarlo.
    
    Voglio darti qualcosa che ti sei negata troppo a lungo.
    
    “Spogliami!”... questo è un ordine, ti guardo privarmi della vestaglia, della maglietta e esitare quando vengono abbassati gli slip, tentennando un istante, resistendo all'impulso di cacciarti in bocca il mio cazzo semieretto.
    
    Dovrai trattenerti, dovrò trattenermi, ora sono nudo io pure, in fondo più nudo di quanto mi sia mai mostrato a chiunque prima di te.
    
    Ti ammanetto le mani dietro la schiena e poi spingendo sulla spalla ti faccio inginocchiare, ti ho fatta mettere di fianco alle porte a specchio del guardaroba, tremi...forse hai capito.
    
    Godo e sono ansioso del tuo disagio, lo specchio è il tuo nemico, un imbarazzo difficile da superare, non ti piace guardarti, hai paura di ammettere quello che sei diventata con me, quello che hai sempre desiderato e non hai avuto modo/coraggio di esprimere.
    
    Parafrasando un artista circa un capolavoro che aveva creato : “Non ho creato nulla eri già lì, ho solo tolto il di più”, ti avevo gradualmente privato delle sovrastrutture, delle sbarre che avevi aiutato ...