1. La mamma e la sua amica d’infanzia mie amanti


    Data: 25/12/2017, Categorie: Incesti Autore: Cazzo Grosso, Fonte: EroticiRacconti

    ... sfonderà, per ultimo mamma non dirà proprio niente, le ho detto della proposta che m’hai fatto l’altro giorno in fondo alle scale”
    
    “Si, ma io scherzavo, poi t’ho detto che se avessi 30 anni di meno avrei pensato io a te, ma caro ho 51 anni e tu 21”
    
    “Senti troia, io sono un uomo e tu una donna, t’interessa il mio cazzo o no?”
    
    “Certo che sei ben messo, non ho mai avuto un cazzo così a mia disposizione, m’interessa si, ma come faccio con mio marito?”
    
    “E chi se ne frega di quel cornuto! Potremo iniziare una storia tra noi, una volta o due a settimana vieni qui, allarghi le gambe, io ti scopo, così torni a casa soddisfatta, tanto quel coglione, che hai per marito pensa che sei venuta a trovare la tua amica d’infanzia”
    
    “Certo che dopo averlo assaggiato, sono tentata di mettere un cornino al mio maritino”
    
    “Mamma, porto Paola in stanza a scopare, chiamaci quando il pranzo e pronto, lascia stare il caffè, la troia qui preferisce la crema”
    
    “Va bene caro! Paola mi raccomando tratta bene il mio bambino!”
    
    Paola non riuscì a rispondere, perché le misi le mie labbra sulle sue, introducendo la lingua nella sua cavità orale, nel mentre prendendola per la vita la portai nella stanza dei miei genitori.
    
    Appena arrivati tolsi la giacca e la camicia di dosso a Paola, poi le scesi la minigonna, indossava il tanga che strappai dicendole:
    
    “D’ora in poi, quando verrai a casa mia per farti scopare, non voglio che indossi reggiseni o mutandine, ti voglio sapere ...
    ... disponibile per il mio cazzo”
    
    “Amore farò come vuoi! Un cazzo come il tuo, dev’essere venerato, ed io che sono così fortunata da poterlo usare, devo ubbidirti in modo che tu sia sempre soddisfatto e non cerchi soddisfazione da qualche sciacquetta”
    
    “Adesso smettila di parlare, lavorami il cazzo, voglio che lo prepari, perché quando uscirai dalla porta, dovrai essere così soddisfatta da non vedere l’ora di essere nuovamente nel mio letto”
    
    Mi spogliai velocemente, subito aprì la bocca e prese a leccare il cazzo, dopo un po’ lo fece sparire dentro, leccò, succhiò per 15 minuti, poi non c’è la feci più, sborrai tutto nella sua gola.
    
    Restò soddisfatta, ma subito dopo aver ingoiato tutto, timorosa mi disse:
    
    “Amore, io avrei voglia di scopare, te la senti ancora ho hai già dato tutto”
    
    “Senti troione, allarga le gambe che te lo metto dentro a quella figa marcia”
    
    “Fabio amore mio, mi pace sentire che m’insulti, tutto questo mi fa godere di più, mi sento una zoccola”
    
    “Ma tu sei una zoccola, d’ora in poi devi essere la mia puttana”
    
    “Ah, ah, ah, ah, godo come non ho mai goduto in 51 anni di vita, pensa che di cazzi ne avrò presi più di cento”
    
    “Troia avrai preso degli stuzzicadenti, ora stai prendendo un cazzo nel vero senso della parola, ma toglimi una curiosità, quel cornuto che hai in casa come c’è l’ha?”
    
    “Beh lui non è neanche la metà di te”
    
    “Cioè è una sega! E gli altri cazzi che hai preso com’erano?”
    
    “Erano leggermente più lunghi di quello di mio ...
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