1. La mamma e la sua amica d’infanzia mie amanti


    Data: 25/12/2017, Categorie: Incesti Autore: Cazzo Grosso, Fonte: EroticiRacconti

    La mamma e la sua amica d’infanzia mie amanti 1
    
    La mia storia inizia 4 anni fa, i protagonisti siamo tre, precisamente io Fabio ragazzo 25enne, non bello, ma atletico, pettorali scolpiti da molta
    
    attività ginnica, alto 1.85, castano chiaro, mia mamma Elisa, 45 anni un bel viso solare, gambe snelle, seno prosperoso alta 1.78, tanta allegria e voglia di vivere, ultima persona partecipante alla storia Paola, amica di mamma fin dall’infanzia, 55 anni portati male, gambe tozze piene di cellulite, alta 1.55 capelli neri, seno gigantesco, sposata con un coglione.
    
    Quattro anni fa io e la mia ragazza Marcella, una troia 30enne, ci siamo lasciati.
    
    Convivevamo da un anno, quando lei s’è invaghita di un uomo di 50 anni, un piccolo industriale, che l’ha assunta come segretaria personale, facendone la sua amante, un pomeriggio rientrando a casa in anticipo dal lavoro, li ho trovati a letto nudi, con lei a pecorina che si faceva sodomizzare.
    
    Non ho detto nulla, sono tornato in sala, sedendomi su una poltrona, poi quando hanno finito di scopare, Marcella m’ha raggiuto dicendomi:
    
    “Mi spiace Fabio, ma mi sono innamorata di lui, con lui mi sento realizzata in tutto. Mi compra vestiti, gioielli, mi porta con lui nei suoi viaggi d’affari, mi scopa anche a casa sua con la moglie presente, pertanto me ne vado con lui”
    
    La mia unica risposta fu:
    
    “Marcella non è il caso che te ne vai, appena si sarà rivestito prendo le mie cose e vi lascio campo libero, ciao e non dispiacerti ...
    ... per me, sai quante puttane come te trovo”
    
    Venti minuti dopo ero in auto, direzione casa dei miei, appena giunto chiesi a mamma se c’era posto per me.
    
    Mamma mi chiese cosa fosse successo, le raccontai tutto, poi portai i miei bagagli nella stanza, che avevo occupato fino ad un anno prima.
    
    Passarono due mesi, un giorno tornando a casa al fondo scale incontrai Paola, che era venuta a far visita a mamma, come sempre era orrenda, ma aveva non so che di puttanesco.
    
    Era vestita da mignottone, calze a rete nere, stivali in pelle al ginocchio, una mini gonna, che lasciava scoperta gran parte della coscia, sopra indossava una camicia coi primi bottoni aperti in modo che il gigantesco seno strabordasse dal reggiseno, penso una misura più piccola.
    
    Come al solito fu affettuosa con me, dovetti abbassarmi per baciarla sulla guancia come fosse una zia, il contatto del bacio e quello visivo mi fecero inconsciamente rizzare il cazzo.
    
    Lei mi disse:
    
    “Ho saputo da tua mamma, che non hai più la ragazza, avessi trent’anni di meno a te ci penserei io!”
    
    “Se è per questo puoi pensarci anche adesso!” risposi.
    
    “Si certo e mio marito dove lo metto! Ciao ci vediamo!”
    
    “Ciao pensaci, io sono disponibile” dissi ridendo, quasi deridendola.
    
    Salii le scale, raggiusi mamma, la salutai con un bacio sulla guancia, poi con non curanza dissi:
    
    “Entrando ho incontrato Paola, è sempre vestita da donna fatale, m’ha detto, che avesse 30 anni di meno, penserebbe lei a me”
    
    “Fabio, se ...
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