1. La mamma e la sua amica d’infanzia mie amanti


    Data: 25/12/2017, Categorie: Incesti Autore: Cazzo Grosso, Fonte: EroticiRacconti

    ... t’interessa solo svuotarti i coglioni, la prossima settimana la invito qui e vedrai che se saprai farci, t’accontenterà”
    
    “Mamma cosa dici, ti rendi conto che è un cesso?”
    
    “Sarà un cesso come dici tu, ma se devi scaricare le palle è l’ideale!”
    
    “Perché parli così della tua amica d’infanzia?”
    
    “Beh è lei che si descrive come una mangiatrice di uomini, solo che gliene capitano pochi, penso inoltre che non le sia mai capitato un ragazzo, bello e prestante come te!”
    
    “Mamma se devo essere sincero, Paola da come parla m’attrae molto, mi piacerebbe testare la sua porcaggine, mentre fisicamente mi demotiva”
    
    “E tu usala, scopatela, sodomizzala, fatti succhiare il cazzo, nel mentre pensa a un’altra!”
    
    “Ah, ah, ah mamma sei diabolica, comunque sono due mesi, che non scopo, ho una voglia matta di figa, che mi scoperei anche un’ottantenne”
    
    “Allora fin che non trovi la donna per te, fatti la balena”
    
    “Ok mamma, invita Paola per giovedì mattina, dille di fermarsi a pranzo, io mi prenderò un giorno di permesso, così d’avere del tempo per usufruire dei suoi servizi, mentre tu prepari pranzo me la porterò a letto”
    
    “È bravo il mio stallone!”
    
    “A proposito come mi consigli di fare per approcciarla?”
    
    “Fabio queste sono cose, che un maschio deve sapere da sé, ma penso che se le arrivi alle spalle, mentre io preparo il caffè, e le fai sentire il tuo serpente su un a coscia, su un braccio non si tirerà indietro”
    
    Io e mamma concordammo per invitare Paola il giovedì a ...
    ... pranzo, chiesi un permesso e aspettai con impazienza il giorno fatidico, il giovedì mattina alle otto, arrivò Paola, l’intravvidi dalla porta del salone, mentre mi recavo in bagno per una doccia.
    
    S’era accomodata sul divano accavallando le gambe, potevo vedere che indossava delle calze autoreggenti rosse, delle scarpe décolleté col tacco penso 14, la solita minigonna inguinale, una camicia senza reggiseno sovrastata da una giacca che però non nascondeva nulla.
    
    A quella vista il mio totem s’inturgidò, quasi cambiai idea della doccia, ma non volevo presentarmi, a lei puzzolente, perciò optai per una doccia rinfrescante, guardandomi bene dal toccarmi il cazzo.
    
    Volevo che lui puzzasse, per farle sentire il profumo da uomo vero, perciò mi lavai tutto tralasciando il biscione.
    
    Finita la doccia, mentre mamma era intenta a seguire il caffè, m’avvicinai alle spalle di Paola, che stava parlando con mamma, del suo argomento preferito, il cazzo.
    
    Quando fui vicinissimo presi il cazzo in mano e con esso le strusciai la guancia, lei si bloccò di colpo, mamma si girò, vide che stavo introducendolo nella bocca di Paola, fece finta di niente.
    
    Paola presa alla sprovvista, subito diede una leccatina, poi arretrò, sussurrando:
    
    “Fabio cosa fai? Cosa ti sei messo in testa? C’è tua madre a pochi metri, se ci vede cosa dice?”
    
    “Beh per cosa faccio, t’ho fatto assaggiare un cazzo giovane. In testa mi sono messo l’idea di scoparti e ti ho fatto sentire le misure del cazzo che ti ...
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