1. Una vendemmia di cazzi


    Data: 03/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... arriva mio padre, ci avverte che lui ed il resto della famiglia rientrano, rimarremo lì in cinque, io ed altri quattro, ci tornerà a prendere dopo aver scaricato e pigiato l'uva. Almeno un paio d'ore, penso io...
    
    C. e P. dicono subito che restano loro, non c'è problema.
    
    Già.
    
    Adesso sono da solo con quei tipi, mi vogliono “provare”, cosa sono, un’automobile?
    
    Ci sediamo per mangiare, per il pranzo al sacco, sono arrivati anche gli altri due. Sono rumeni, due grandi lavoratori, in Italia da un sacco di tempo.
    
    Mentre mangiamo C. e P. fanno delle battute, sul culo, sulle checche, dicono che al mio digestivo ci penseranno loro e via in questo modo.
    
    Gli altri due ascoltano interessati, non sanno nulla, vivono a S., il paese vicino, anche lì c’è chi mi conosce, ma loro no. Fanno domande, P. allora gli racconta tutto, i due sembrano piuttosto interessati, gli dice che appena finito di mangiare ci sarà da divertirsi, che possono partecipare anche loro.
    
    Parlano come se non ci fossi, non mi chiedono nulla, è scontato che io sarò disponibile.
    
    È vero, succede sempre così, vado in confusione e non mi riesce di dire di no.
    
    Mi rendo conto di che troia sono, di quale è la mia reputazione, una cagna in calore di cui si parla nei bar, mangiatrice di cazzi, da ammucchiate, alla quale spaccare il culo e fare le meglio porcate tutti assieme, un giocattolo.
    
    Il fatto è che non riesco a tirarmi indietro, sono dipendente dal cazzo, dalla sborra, dai Maschi.
    
    Abbiamo ...
    ... finito di mangiare, ormai la vendemmia è finita, ci sdraiamo sul prato, P. si defila, sotto ad un poggio, invisibile dalla strada, chiama C., poi mi fa segno di andare con loro.
    
    Ha con se una tovaglia, la stende per terra, si cala i pantaloni e le mutande, si sdraia sulla schiena e mentre se lo mena: “Dai Polly, scopriti il culo, dai togliti i pantaloni… anche gli slippini… bravo, così…”
    
    Obbedisco, anche se oggi è una giornata strana, non mi sento bene, faccio fatica ad orinare e mi brucia, forse è colpa dell’uva sporca.
    
    “Che bel culetto, piccolo… ha un cazzo che come il grilletto di mia moglie, ah ah ah… è bello liscio, depilato… è tutto depilato, ma come la fa da solo?”. Dice C., che è lì vicino.
    
    “Boh… forse lo aiuta qualcuno...”.
    
    Mi arrangio, però c’è lo zampino della cuginetta...
    
    Sto lì seminudo ad ascoltare, poi P: “Succhiamelo, dopo pranzo un bel pompino ci sta bene… aspetta…”.
    
    Mi inginocchio accanto a P., sulla tovaglia, abbasso la testa, lo tiene in mano mentre lo faccio entrare in bocca.
    
    Il culo per aria, mi ha tirato via anche la maglia, sono completamente nudo.
    
    “Che spettacolino” fa C., che l’ha tirato fuori e se lo sta toccando. Lo vedo, è bello grosso.
    
    Succhio per benino. P. rantola di piacere tenendomi la mano sulla testa, poi: “E’ bravo… ci sa fare… visto che ti piace il suo culetto liscio buttaglielo dentro”.
    
    Sento C. che armeggia dietro di me, sputa sul buco e sulla cappella.
    
    “Fai piano...” faccio io staccandomi un attimo, P. ...