1. Il Castello: i Cadaveri si Ammucchiano


    Data: 24/12/2017, Categorie: pulp, Autore: Patrizia V., Fonte: EroticiRacconti

    ... alzando.
    
    Chiedo di Wernher, ma Kurt non ne sa niente. La porta è ancora chiusa a chiave dall’interno, ma dentro il professore non c’è.
    
    Mi getto il visone sulle spalle e apro la porta per guardare in sala da pranzo; Kurt viene con me e porta con sé la pistola.
    
    Niente.
    
    Wernher è scomparso.
    
    Il telefono fisso è sempre isolato, e non c’è campo per i cellulari. Niente internet. Siamo ancora tagliati fuori, e fuori continua a nevicare anche se un po’ meno intensamente di prima. Nel cortile vedo la nostra auto, completamente sepolta sotto la neve: di tornare in Italia oggi, neanche a parlarne…
    
    Johanna è agitatissima. Sento un po’ tutti parlare in tedesco con diverse sfumature di panico nella voce, ma Eva mi rassicura: in realtà non stanno dicendo niente di interessante o di utile. Per parte mia non ho niente di utile da aggiungere, quindi sto zitta. È evidente che dobbiamo andare a cercare Wernher, ma lo è anche che non tocca certo a me dirlo: io sono solo una escort…
    
    Alla fine è Markus a dire che dobbiamo fare qualcosa: Franz è ancora ubriaco fradicio sotto il baldacchino, Kurt sembra come bloccato, Johanna è fuori di sé e Karin si guarda intorno pensosa… Eva lascia a me la decisione su come comportarci, ma sembra soddisfatta quando il suo maschio preferito è quello che se ne viene fuori con l’ovvietà: - Dobbiamo andare a cercare Wernher.
    
    Johanna è quella che dice di aver paura a restare da sola.
    
    Karin è quella che suggerisce di muoverci tutti insieme ...
    ... per evitare che qualcuno rimanga isolato.
    
    Così tocca a me fare presente che Franz non è certo in condizione di venire a cercare Wernher in giro per il castello: è ancora incosciente e a giudicare da come russa direi che lo rimarrà ancora a lungo…
    
    Kurt si riscuote: Franz può rimanere nella saletta. Chiuderemo la porta a chiave dall’esterno, così lui dovrebbe essere al sicuro: se si sveglia può sempre andare in bagno, e comunque non staremo via più di un’ora ed è difficile che si svegli prima di allora; la porta poi è di legno massiccio e la serratura è moderna.
    
    Okay: ci ha convinti. Ci copriamo alla meglio con i panni che troviamo in giro: io passo il visone a Eva che ha freddo, e recupero il mio soprabito; è un semplice giaccone di pelle nera abbinato agli stivali e lo indosso a nudo chiudendo la cintura: non è caldo come il visone, ma è più pratico del vestitino sexy che indossavo la sera prima.
    
    Gli uomini rimettono i pantaloni della sera prima; Karin ha lo zibellino di Johanna, che a sua volta ha recuperato un’altra pelliccia.
    
    Kurt ha la sua pistola, e questa volta Markus prende il coltello che avevo adocchiato vicino ai resti dello stinco. Per non sentirmi del tutto nuda io recupero un coltello da bistecca e ne passo un altro a Eva. Karin e Johanna non sembrano interessate alle armi da tavola, ma recuperano le torce elettriche: la luce non è ancora saltata ma non si sa mai, e poi nei sotterranei l’illuminazione fissa manca quasi dovunque.
    
    Alla fine, è come ...
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