1. Il club - capitolo ii - la ragazza di campagna vol. iii


    Data: 25/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss99, Fonte: Annunci69

    Isabella era ai remi, sulla barca, oltre a lei, c’era solo Arturo, che si stava tranquillamente fumando un sigaro osservandola con interesse da dietro gli occhiali scuri e sotto un cappellaccio di paglia che almeno lo riparava un po’. Isabella era nuda, il sole greco di mezza mattina all’inizio di agosto era implacabile e lei ruscellava sudore come una fontana. Lo yacht era a cento metri e ne mancavano duecento per arrivare sulla riva dell’isoletta verso cui erano diretti. Isabella non era né forte, né brava. Mezzora prima il padrone le aveva detto: – andiamo su quell’isoletta a cercare un po’ di frutta e d’acqua. –
    
    Saliti sulla barca le aveva messo i remi in mano. Lei non aveva mai remato, ma non pensava fosse così difficile, aveva la corrente contro e si stava spezzando la schiena senza riuscire ad avanzare. Il padrone si prendeva il sole tranquillo, da quando si era messa ai remi non le aveva più rivolto la parola. Erano arrivati in Grecia la mattina prima, poi si erano trasferiti a bordo dello yacht e avevano navigato tutto il giorno, a sera avevano attraccato vicino a quell’isolotto e durante la notte Arturo e Renata si erano goduti la bella Isabella. Isabella era bionda, come già detto, bella e formosa, aveva la pelle lattiginosa, bianca e lucida. Il viso era tondo e dolce, spruzzato di lentiggini, il seno era ampio e cremoso. Non c'erano angoli nel suo corpo, tutto era smussato in un insieme di dolci curve.
    
    Aveva i fianchi larghi e soffici, il culo alto sembrava ...
    ... fatto di burro, le cosce apparivano lunghe e formose. A bordo c’erano anche Clara e Silvia. Silvia era una bella diciannovenne schiava dei due padroni che Isabella non conosceva.
    
    Le due schiave erano rimaste con Renata sullo yacht, ma tutte le attenzioni della coppia di padroni erano rivolte verso la bella bionda dalla pelle candida ed immacolata. Per fortuna si era unta ben bene e già aveva preso un po’ di sole in previsione della crociera, ma la sua era comunque una pelle delicata, se non arrivava a riva rischiava di abbrustolirsi.
    
    – Ok – le disse Arturo, - allarga le gambe, così mi mostrerai la micia che mi piace tanto e forse remerai anche meglio. – Era un ordine e Isabella obbedì. Pudicamente, non sapeva neanche lei perché, fino a quel momento aveva tenuto le gambe ben strette. Allargandole si accorse che remava effettivamente meglio. Il padrone aveva fissato lo sguardo sul pelo biondo intorno alla fica e lei arrossì imbarazzata, dovette ripensare a quello che era successo solo poche ore prima per riprendersi. La notte prima lui e sua moglie l’avevano messa nel mezzo e per loro Isabella non aveva più segreti, il padrone in particolare l’aveva penetrata in ogni buco e lei aveva leccato tutti quelli della padrona. Non poteva negare che erano amanti instancabili e strepitosi e che pure lei aveva goduto fino allo sfinimento, il suo corpo al mattino era piacevolmente indolenzito e pieno di succhiotti. Per Isabella era la prima volta che si trovava alla mercé di padroni ...
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