1. La forza di reagire, nonostante tutto


    Data: 25/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... forte di sudore e non mi piace. Però la sensazione dura pochi istanti. Lo inizio a guardare e ha un piede davvero perfetto, piccolo e delicato, molto femminile. Mi accorgo che il cazzo, nei miei pantaloni della tuta, si è decisamente gonfiato.
    
    “Dai, bravo, ora fammi rilassare” mi ordina.
    
    Io riprendo a leccare e la seconda passata di lingua è decisamente più gradevole. Il senso di nausea e di disgusto lascia a mano a mano spazio al piacere e mi eccito sempre più. Non mi rendo conto di quanto mi sto coprendo di ridicolo, ho gli occhi semi chiusi e gli sto ciucciando l’alluce del piede mentre con l’altra mano gli accarezzo tutta la pianta.
    
    Sono talmente arrapato che non resisto più, mi slaccio la cordicella dei pantaloni e tiro fuori il cazzo. È duro come il marmo e inizio a segarmi. Alberto mi lascia fare, è troppo rilassato. Anzi, è talmente coinvolto che anche lui si tira fuori il cazzo e se lo inizia ad accarezzare.
    
    Io prendo a leccare come uno scannato, sono una vera e propria spazzola e assaggio ogni centimetro dei suoi piedi sudati, sto impazzendo. Prendo a segarmi come un pazzo e ogni tanto ansimo, poi mi rituffo sulla sua pianta del piede e l’assaporo tutta. Alberto anche si sta segando, ogni tanto mi guarda e mi sorride, è veramente in estasi.
    
    Si accorge che io sono allo strenuo delle mie energie e fa un gesto che non mi sarei mai aspettato, mi dice di alzarmi e mi poggia il piede sul cazzo. Inizia a strusciarlo, è la prima volta che qualcuno mi fa ...
    ... una cosa del genere e mi sta piacendo da morire. Non avrei mai pensato di essere amante dei piedi ma adesso che mi ci sono trovato, devo ammettere che è una cosa davvero eccitante.
    
    Alberto ha preso un ritmo perfetto con la sua sega col piede, io sto impazzendo e dopo un po' non resisto più, sto ansimando come un pazzo, la mia faccia è una maschera di piacere, lui mi guarda e mi incita:
    
    “Dai tesoro, godi, ti voglio”.
    
    Non reggo più, schizzo tutto all’impazzata, imbratto i suoi piedi ma anche il pavimento. Sborro talmente tanto da fare un lago e ansimo tanto, ma davvero tanto. Appena termino, so di avere ancora un compito da eseguire: devo ricambiare il favore ad Alberto e devo farlo in fretta, perché ho l’allenamento e non posso accumulare troppo ritardo.
    
    Gli domando come voglia godere e mi dice di fargli un pompino, io mi accuccio ai suoi piedi e gli prendo il cazzo in bocca. Ciuccio al meglio delle mie possibilità, me lo sto proprio assaporando. Lui mi guarda soddisfatto, gli fa sorridere vedere quanto sono troia e quanto sono famelico di cazzo. Inizio a pomparlo a forza, lui mi prende i miei capelli biondi, che tengo sempre un po' sul lunghetto, e mi tiene ferma la testa, iniziando a fottermi la bocca. Sono tutto rosso e respiro a fatica, ho tutto il cazzo di Alberto fino a fondo e mi piace da morire.
    
    Allo stesso tempo, so che non durerà molto, ormai lo conosco e capisco i suoi cambi di respirazione, di ritmo e le pulsazioni che dà il suo pene. Infatti non mi ...
«1234...»