1. CENSIMENTO


    Data: 21/05/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    ... Marina.
    
    ‘Grazie,grazie’
    
    ‘Nulla,si figuri..’ e si volta di scatto,riprendendo a leggere il suo quotidiano.
    
    Lo ha visto in faccia? No, fra il casino della borsa,il suo imbarazzo,manco ce l’ha fatta.
    
    ‘Anche lei ha atteso l’ultimo giorno utile per riconsegnarlo,eh? Pensi che io l’ho compilato questa mattina mentre facevo colazione. Io faccio sempre così,le cose all’ultimo minuto..per fortuna che mia sorella mi ha ricordato che oggi scadeva il termine e..’
    
    L’uomo si volta. Ha occhi chiari,&egrave la prima cosa che nota Marina,una barbetta leggera sul volto scavato e più intensa sul mento. Il naso &egrave lungo e fine. ‘No,pensi io l’ho compilato il primo giorno utile,l’ho riposto con cura in camera e per più di un mese mi sono dimenticato di riconsegnarlo. Un caso peggiore del suo,quindi.’
    
    Marina sorride. ‘Piacere ‘ dice porgendo la mano ‘ Marina.’ ‘Alberto.’
    
    Scambiano qualche battuta sulla fila,su quanto stia diventando caotica la città,su quanto sia stressante la vita. Quando tocca a lui,Alberto la saluta con freddezza e la lascia oltre la linea gialla ad attendere il suo turno.
    
    Finalmente esce dalle Poste. Tre minuti per ricordarsi dove ha la macchina,altri per uscire,sbagliare direzione e trovare quella giusta dopo la rotonda. Becca il semaforo rosso in via Q. e alla fermata del 32/ nota l’uomo,ancora con il giornale in mano. Sorride,se lo deve aver letto tutto quel quotidiano. Su impulso suona il claxon richiamando la sua attenzione. Lui saluta con la ...
    ... mano,poi si avvicina alla topoturbo. ‘Dove vai?’ chiede lei. ‘Zona E.,via G.,pratica?’ ‘Ci sta la mia amica Carla,se vuoi posso darti un passaggio fino a viale Z.,da lì sono due passi a piedi,che dici?’
    
    ‘Accetto’ e sale in macchina.
    
    Ripartono. ‘Coi mezzi quanto ci impieghi?’ ‘Venti minuti.’ Parlano del traffico,di un film che hanno visto. A lui &egrave sembrato geniale, a lei stupido e noioso. Vuoi per la vicinanza,vuoi perché stare in un’auto le dà una sensazione di intimità,Marina si ritrova ad osservarlo con più attenzione. Il volto &egrave delicato,per quanto quei peli sul mento,fosse per lei,li toglierebbe,gli occhi sono proprio belli,chiari,anche se vagamente tristi o almeno quella &egrave l’impressione che ne ricava. La bocca &egrave carina,il labbro superiore le pare leggermente più grande di quello inferiore e gli dona un tono particolare,le ricorda il suo insegnante di pittura di un corso che ha fatto mille secoli addietro,un napoletano affascinante dietro al quale era morta dietro,prima di scoprire che era gay e se la faceva con il tipo che aveva il posto due file avanti a lei al corso. Porta delle basette lunghe fini. Le sono sempre piaciute le basette,sono così maschili. Ma odia i baffi. Alberto non ne ha. Sta impacciato nell’auto,come fosse costretto a rannicchiarsi per quanto &egrave alto.Sorride pensando che la turbotopo non &egrave un auto da uomini come lui. Per un attimo si vergogna dello Snoopy appeso allo specchietto,del serpente birichino che sta ...
«1234...»