1. La porta sul retro. 2a parte


    Data: 08/04/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Marla23, Fonte: Annunci69

    ... un rapporto amichevole. Si disse proprio così, amichevole. Poi provò ad appoggiarmi una mano sulla spalla ma io lo scrollai subito via. Si scusò immediatamente e io gli ho fatto la domanda bruciapelo. Perché, perché mi aveva aggredito in quel bagno e mi aveva stuprato. Lui ha abbassato lo sguardo per un attimo, guardandosi le scarpe. Quando ha rialzato gli occhi verso i miei, ho notato che la sua espressione era cambiata. Non era più tanto sicuro di se e sembrava volersi liberare di un peso dallo stomaco. Mi ha detto che era mortificato per quello che era successo, che non sapeva come scusarsi, che mai avrebbe immaginato di arrivare a tanto e bla bla bla. Ad un certo punto si è fatto serio serio e mi ha confessato un fatto che ha cambiato completamente la mia prospettiva sulla vicenda. Ha rivelato che era stato costretto a violentarmi da una persona molto influente. Io immediatamente ho chiesto spiegazioni, gesticolando minacciosa davanti al suo viso, come una pallina da tennis che rimbalza sul muro e torna verso la racchetta che ha tirato il colpo. Chi era stato a costringerlo, come aveva fatto, perché. L’ho tempestato di domande. Mi ha farfugliato che era meglio che non sapessi nulla, che era molto rischioso parlare di questi argomenti. Lui stesso era in pericolo per il solo fatto di avermi incontrata quel giorno. Io però volevo sapere. Lo pretendevo. L’ho minacciato di nuovo di andare dalla polizia ma lui mi ha sconsigliato con un’espressione del volto a metà tra lo ...
    ... stupore e la paura. Che cosa potevo dire a distanza di due giorni, mi ha detto, che ero stata violentata in un luogo pubblico ma che non avevo fatto un fiato? Che il mio violentatore era uno stimato architetto di livello internazionale, che aveva rischiato di rovinarsi per sempre per un capriccio di natura sessuale alla fine del primo atto di una commedia? Mi ha detto che intraprendere quella strada sarebbe stato inutile, nella migliore delle ipotesi, ma in verità sarebbe stato soltanto pericoloso. La persona che lo aveva costretto ad abusare di lei era importante, in grado di insabbiare qualunque inchiesta sulla faccenda. Oppure avrebbe cercato di vendicarsi.
    
    Mi ha detto che era meglio per me dimenticare tutto. Lui e la persona che lo aveva incaricato di quello scempio potevano essere molto generosi con me e risarcirmi in modo adeguato dell’oltraggio ricevuto. Io invece, per niente intimidita, l’ho inchiodato davanti alle sue responsabilità. Gli dissi che era suo dovere vuotare il sacco. Volevo conoscere a tutti i costi il mandante di quello schifo perpetrato sul mio corpo. Lui si è guardato intorno come se avesse paura di essere osservato. Mi ha preso per un braccio e mi ha detto di seguirlo rapidamente senza dare troppo nell’occhio. Io mi sono fatta condurre docilmente, fidandomi di quell’uomo gigantesco che mi aveva confessato una parte segreta della sua vita.
    
    Siamo arrivati davanti ad una porta secondaria del teatro. Ha tirato fuori una chiave dalla tasca e l’ha girata ...
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