1. Cadorna, stazione di Cadorna (capitolo 13)


    Data: 07/04/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mister Pink, Fonte: EroticiRacconti

    ... vicino?”
    
    “Sì, quando arrivai a casa incrociai il mio vicino non vedente e nell’ascensore il suo cane sentì il mio odore e provò a infilare il muso sotto la gonna, riuscendo però solo a leccarmi un po’ la mano e le cose”.
    
    “Cane buongustaio” risi.
    
    “Poi la notte, dopo cena, a Piero raccontai tutto quello che era successo”.
    
    “E lui come reagì?”
    
    “Aveva finito di scoparmi da poco, ma mentre raccontavo gli accarezzavo il cazzo e in pochi minuti era più duro di prima. Non ci volle molto perché mi sistemassi sopra di lui, impalata a fondo, mentre lui mi strappava i capezzoli e mi insultava di essere una puttana. L’esplosione di entrambi è stata sconvolgente”.
    
    “Quindi a tuo marito piacerebbe vederti con un altro uomo?”
    
    “È una sua fantasia, sì Signore, anche se non so come poi potrebbe effettivamente reagire nella realtà”.
    
    “E a te piacerebbe farti guardare da lui?”
    
    “Rispondo per quello che sento adesso, Signore: da impazzire”.
    
    “È per questo che mi hai chiamato?”
    
    “A dir la verità, è stato Piero ieri sera che mi ha chiesto se il caso mi avesse portato a rincontrarla nella metro. Quando gli ho detto di no, la sua risposta è stata secca: Peccato! Poi mi ha scopata ancora mentre lo eccitavo chiedendogli se gli sarebbe piaciuto vedermi nuda davanti a Lei. È stato in quel momento che ho deciso che avrei chiamato per davvero”.
    
    “Non gli avevi detto che ti avevo lasciato il numero di telefono?
    
    “No, Signore”.
    
    “Perché?”
    
    “Perché io stessa non sapevo ...
    ... cosa avrei fatto, Signore. Io con Piero sono felice, ho una famiglia perfetta, non voglio buttare tutto all’aria solo per una scopata, Signore”.
    
    “E adesso cos’è cambiato in questo senso?”
    
    “Nulla. Non rischierò la mia famiglia, Signore”.
    
    “Però sei qui”.
    
    “Sì, Signore, è stata una sorta di sfida a Piero, come per fargli vedere che sarei stata capace di andare a fondo”.
    
    “Oh, che tu ne sarai capace non ne ho alcun dubbio”.
    
    Mi portai alle sue spalle, mi inginocchiai, infilai la lingua tra le sue gambe. Aveva un sapore fantastico ed era così calda che le sue labbra quasi mi scottarono la lingua. Era una donna eccitante, intrigante, femmina. Avessi potuto, mi sarei battuto una mano sulla spalla in segno di autocompiacimento per la mia fortuna.
    
    Silvia iniziò a gemere mentre la mia lingua scavava nella sua fica.
    
    “Non godere Sefa, o lo rimpiangerai a lungo” la ammonii in una pausa. Faceva fatica a resistere, anche perché, modestamente, con la lingua ci sapevo fare. E questa donna che si era presentata in casa mia pronta a gettarsi ai miei piedi rappresentava qualcosa a cui diventava davvero difficile resistere. Mi staccai a malincuore, ma dovevo vedere fino a che punto era disposta ad andare.
    
    Presi la borsa, la aprì, trovai il cellulare, in silenzio mi spogliai e tornai davanti al suo volto. Quando i suoi occhi incontrarono il mio cazzo già duro ebbe un sussulto di sorpresa.
    
    “Ti piace?”
    
    “Sì, Signore, molto” rispose dopo un lungo silenzio, il volto in ...