1. Marika e Willy


    Data: 06/04/2020, Categorie: Cuckold Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    ... crescevano. Segava lenta, Marika, come se volesse gustarsi tutto. Il pene era gonfio, nella sua massima estensione, rigido e profumato, la cappella era diventata violacea e Marika, con la sua manina gentile andava ancora su e giù lenta, ma inesorabile.
    
    Sentivo l’orgasmo montare dentro di me. Come un fiume in piena! Il silenzio era rotto dai miei gemiti di piacere. Qualche moscone gironzolava attorno all’area delle operazioni ma nessuno se ne curava.
    
    “Sta diventando troppo secco, Marika. Devi inumidirlo un po’” ruppe il silenzio Willy. Marika portò la mano alla bocca e ci riversò un po’ d saliva. Poi riprese a segarmi impastando la saliva con il mio pene. Sentivo ansimare e gemere anche Marika, che ora aveva appoggiato la sua bocca sulla mia spalla. Poi allungò l’altra mano e afferrò i miei coglioni e cominciò a massaggiarli delicatamente. Ero in estasi.
    
    “Non è sufficiente. Devi inumidirlo ancora.” Riprese Willy. Marika si spostò, abbandonò la posizione dietro le spalle e si inginocchio davanti a me. Non avrei mai sperato tanto. Aprì la bocca e lo infilò tutto dentro. Richiuse le labbra attorno. Ormai stavo per esplodere. Scaricai tutto nella sua bocca, mentre lei continuava a succhiare. Le presi la testa fra le mani. Le accarezzai i capelli e la tenni ben ferma perché non mi abbandonasse nel momento più delicato.
    
    Quando anche l’ultima goccia di sperma cadde nella sua bocca, lei si alzò e senza dire una parola andò a baciare Willy. Non so se avesse ingoiato ...
    ... tutto. Non so se ne versò una parte nella bocca di Willy. So che per non rovinare il momento magico, non chiesi nulla. Nè ne riparlai più con Willy.
    
    Cedendo alle pressioni dei lettori, ho deciso di dire la verità. È vero rimasi molto colpito da quanto era successo e ne serbai il giudizio e la curiosità per molto tempo. O più precisamente, per molte ore. Chiunque sarebbe rimasto, come me, piuttosto turbato dal comportamento di Marika e Willy. Lei, con il consenso di lui se non con il suo incoraggiamento, mi aveva praticato un pompino ed aveva versato il mio seme, poco o molto che fosse, nella bocca di lui. Ce n’era abbastanza per farsi molte domande.
    
    In ogni caso, dopo quel bacio, ci ricomponemmo tutti e tre e non ne parlammo più. Anzi facemmo di tutto per distogliere l’attenzione da quanto era avvenuto, ritornando alle nostre solite occupazioni: Willy ed io, dopo aver raccolto piatti e posate, ci dedicammo allo studio e Marika ci fece omaggio della lavatura dei piatti. Nessuno ne parlò più e Marika si mise a leggere un libro fino a quando non arrivò l’ora in cui passava l’autobus che l’avrebbe riportata a casa. Venne a salutarci. Baciò appassionatamente Willye me da buoni amici, ma nell’allontanarsi da me, non riuscì a frenare la propria indole giocherellona e allungò la mano a stringere il pacco e disse: “Ciao, puffo pompiere”.
    
    Ridemmo e l’accompagnammo sulla strada provinciale e le facemmo compagnia fino a quando, pochi minuti dopo, non arrivò l’autobus.
    
    Tornammo in ...
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