1. Eyes Wide Shut di Bellano


    Data: 05/04/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... afferrai le palle con le mani. Le strizzai. Lui urlò, ma non si ribellò. Notai in lui una certa tendenza alla sottomissione.
    
    Mi rialzai, lo spinsi verso il letto, e lui ci cadette sopra. Io rimasi in piedi fissandolo. Il suo cazzo sfidava la forza di gravità. Tolsi lentamente l’abito e rimasi in intimo. Mentre stavo per togliermi anche quello, lui mi bloccò dicendomi che le piacevo con intosso quel top trasparente e quelle mutandine rosse.
    
    Feci piccoli passi felini verso il letto e mi bloccai davanti a lui, mi tolsi le scarpe e gli accarezzai le palle e il cazzo con il mio piede destro. Lui si teneva il cazzo con la mano destra e si agitava sul letto. Gli infilai l’alluce nel buchino e spinsi, non so perché ebbi quella idea, spesso mi faccio trasportare dall’istinto.
    
    Mi chinai sul suo cazzo e gli diedi una bella slinguata, poi mi sdraiai sopra di lui, il quale mi afferrò immediatamente le tette, io mi strusciavo sul suo cazzo. Ogni tanto lo sentivo premere sulla tela delle mutande.
    
    Le scostai leggermente e quella enorme massa di carne si introdusse dentro di me e iniziai a scoparlo. Mi agitavo lentamente, da quello che avevo capito, dovevo stare in quella villa per tutta la notte, quindi avevo tutto il tempo che volevo.
    
    Per la terza volta cercò di baciarmi, ma questa volta lo lasciai fare, pensai che, per tutti quei soldi, poteva permettersi di tutto. La sua lingua si introdusse velocemente dentro la mia bocca e la sentii agitarsi all’interno di ...
    ... essa.
    
    Improvvisamente sentii la porta alle mie spalle aprirsi, riconobbi subito la donna che aveva lottato per me all’asta ed era accompagnata da uno dei Bodyguard di colore. Erano enbrambi nudi.
    
    Lei ci osservò poi rivolgendosi al mio cliente – “Possiamo entrare vero?”
    
    Lui acconsentl con un cenno della mano, mentre io ero immobile sopra al suo cazzo in erezione.
    
    Tornai a fare il mio lavoro. Sentii della meni delicate accarezzarmi il seno da dietro, poi, sempre le stesse mani esperte, mi sfilarono il reggiseno.
    
    Con mia grande sorpresa, vidi l’attore afferare con decisione il cazzo duro dell’uomo di colore. Nel mentre la signora iniziò ad accarezzarmi il sedere poi mi infilò dentro la sua lingua. Se prima ero fredda e distaccata, perché era solo lavoro, in quel momento mi sentii eccitata.
    
    La signora ordinò al suo schiavo di sbattermi il suo cazzo in bocca e lui obbedi immediatamente, così mi sentii completamente riempita in ogni orefizio.
    
    La signora mi infilò due dita nel culo e le spinse. L’attore afferrò con decisioni le palle dell’altro, era una situazione assurda. Ebbi un idea improvvisa, presi in mano il cazzo del nero e lo sbattei in faccia al mio cliente. Lui mi guardò estasiato e si infilò in bocca quel macigno nero.
    
    Riccardo, nome inventato, ne fu così eccitato, che la sua furia esplose dentro di me, mi stava trapanando con intensità.
    
    Intanto la signora si mise accanto a me e mi sbattò la passera in faccia, gli la leccai subito. Baciò il bodyguard, e senza ...
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