1. Ossessione fraterna 2


    Data: 01/04/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: taker87, Fonte: Annunci69

    La giornata, iniziata col rapporto avuto con mio fratello, proseguì nella normalità. La mia testa era invasa da strani pensieri. Io voglio bene a mio fratello, ma il suo modo di fare, il suo volermi tutto per se, la sua eccessiva possessione nei miei confronti mi sconvolge ogni volta. Sapevo che avere incontri con altre persone lo avrebbe solo fatto incazzare, ma almeno speravo che in questo modo avesse capito la lezione. Infondo però mi ero già pentito di quell’incontro.
    
    Nel pomeriggio, mentre ero comodamente seduto sulla poltrona di camera mia intento a guardare una serie TV, sento Fabio rientrare in casa. A lui piace al sabato pomeriggio farsi qualche giro in bicicletta. Passa davanti alla porta della mia camera, annunciando un saluto, per poi andarsene in bagno a farsi una doccia. Malgrado non avessi molta voglia di condividere il resto della giornata con lui, non avevo molta scelta, dato che quel fine settimana i nostri genitori non sarebbero rientrati. Magari avremmo passato una bella serata assieme davanti a un film, come ai vecchi tempi.
    
    Uscito dalla doccia, andò nella sua stanza a vestirsi, e da lì cominciò a dirmi: “senti Ale, stasera esco per cena. E’ un problema se rimani a casa da solo?”. Non potevo credere alle mie orecchie. Avrei giurato che avrebbe passato la serata a stuzzicarmi.
    
    “A dire il vero no Fabio, vai pure. Io mi arrangio per cena”. Sarebbe stata una serata in totale relax. Fabio improvvisamente fa capolino sulla soglia della mia stanza “Non ...
    ... è che te ne esci come ieri sera vero? Sai che non voglio”.
    
    Ci mancava la predica, e la cosa mi irritò “Che palle Fabio! Non vado da nessuna parte tranquillo, ma non sono di tua proprietà, ricordatelo”. Lui si avvicina a me dicendomi “Se hai voglia ci sono io, non devi uscire con sconosciuti”. Io feci finta di non sentire, nemmeno lo guardavo mentre lui se ne stava accanto alla mia poltrona. Notando la mia indifferenza, di colpo prese il telecomando della TV e la spense, piazzandosi poi di fronte a me “Devo ricordarti che sei mio?!”. Quelle parole e quel suo atteggiamento mi colpirono profondamente. Non ne potevo più e sbottai in un colpo di rabbia. Mi alzai spingendolo via “Ma perché non mi lasci in pace?? Tempo fa non eri così! Torna come prima o piantala di rompermi le palle con questa storia del TUO”. Detto ciò me ne andai di sotto in cucina, a prepararmi qualcosa per cena. Non sentii più la voce di Fabio. Non incrociai più il suo sguardo. Non so se era arrabbiato, deluso o altro. In me speravo solo che avesse capito. Fu lui ad iniziarmi in questo mondo, e mi piaceva molto questa cosa. Ma poi col tempo ha cominciato a trattarmi in modo diverso. Possessivo e ossessionato da me. Non ne potevo più. Ma infondo ero sempre attratto da mio fratello.
    
    Arrivate le 19.00 circa, lui uscì per la serata, mentre io mi stavo preparando delle patate al forno. Nostra madre per fortuna ci aveva insegnato abbastanza bene a cucinarci qualcosa. Non erano sporadiche infatti le sere che i ...
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