1. Janira: la brasliana


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... pantaloni. Mi libera la bocca e mi disse: “allora quanto ci vuole ancora? Si girò fece in modo che la abbracciassi e strofinò il suo culo al mio pene. Si voltò verso di me e sorridese…….. allora? Cosa mi faresti? Guarda che sono tutta nera, tutta tutta. Lo so le dico. Sono stato con una donna di colore e lei mi chiese : non ti è piaciuto? Io risposi: veramente molto…..allora disse: “con me impazziresti”. In che senso le dissi, Nel senso che sono certa che vorresti fare delle cose che non hai mai fatto. Mi riteneva un represso costipato con pochissime esperienze e io gli e lo volli far credere ancora di più. Lei si prese dalla parte e inizio a fare la maestrina. Iniziò a raccontarmi le cose secondo lei più erotiche dei suoi incontri e del fatto che pochi uomini avevano saputo soddisfare la sua voglia matta di foda (cazzo in portoghese) en la cona, na bunda e na boca (nella fica, in culo e nella bocca). Continuammo così anche nel passeggiare con lei che si iniziava ad infiammarsi vedendomi poco ricettivo. Mi ripete che lei era di comportamento caliente. Avevamo ricominciato a scherzare. Sorridemmo molto e ci toccammo. Lei ebbe la possibilità di toccare la consistenza del mio cazzo e io la palpai molto accuratamente. Io ero carnalmente interessato a lei e lei non perdeva occasione di fermarsi e chiedermi di togliere il mio cazzo dai pantaloni perché lo voleva succhiare. Io risi molto a Roma non si poteva fare quello e allora lei mi disse che potevamo andare in albergo. Mi ...
    ... chiese di prendere un gelato e lo facemmo in una gelateria al centro con lei che provocava vistosamente facendo piedino e inumidendo con la sua rosa lingua le labbra grandi. Si avvicinava a me sorridendo e mi diceva togliti il cazzone di fuori che lo voglio toccare. Ad un certo punto ero eccitato e non riuscivo più a resistere mentre lei iniziava a dirmi peggio per te non sai che ti perdi ma che sei frocio... non ti piacciono le donne?. Vuoi andare con i maschi e sorrideva. Finimmo con il non parlare più fino ad arrivare ad un locale in centro muti. Si rese conto che qualche cosa era cambiato nel mio atteggiamento ma continuava a ridere. La feci entrare con una lieve spinta senza chiederle se volesse e al cameriere che ci venne incontro dissi che ci accomodavamo in un posto appartato. Scegliemmo il tavolo poi la feci alzare e le dissi andiamo al bagno. La donna rimase sorpresa e con un sorriso disse: tu devi andare al bagno io vado dopo a lavare le mani. Le risposi: non hai capito tu vieni al bagno con me e la sospinsi tanto che cedette. Con un sorriso finto mi feci indicare le toilette dopodichè feci entrare Janira in quella delle donne e subito dietro di lei mi infilai io. Vi erano quattro bagni con porta la spinsi in quello centrale. La sbattei con le mani al muro e chiusi la porta a chiave. Lei non fiatò le alzai il vestito. Il suo culo era grosso con le chiappe morbide ma elastiche mentre la vagina depilata mi sembrava molto larga. Le misi le indice e medio di una mano ...
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