1. Janira: la brasliana


    Data: 29/03/2020, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... battute che timidamente cercava di fare. Chiedemmo il conto e mentre io pagavo Janira Passeggiammo e Janira mi chiese se capivo il portoghese ed io gli risposi che non lo conoscevo bene ma che le cose che mi aveva detto io le avevo capite.... parlammo del più e del meno e intanto arrivammo alla metropolitana prendemmo la scala mobile, lei si mise avanti e inarcò il suo fantastico culo verso dietro e iniziò ad ondeggiare ritmando come fosse la penetrazione. Il mio cazzo si impennò paurosamente e lei si voltò e per tutto il tratto della discesa sorrise dicendo: oda, foda, foda que eu sou louco para o seu galo.... e sorridendo...hai capito anche questo?...io non le risposi la presi e la spinsi verso i bagni ma erano chiusi l’ora era tarda per cui aspettammo la metro mentre lei sorrideva scioccamente complice forse anche il vino. Arrivò e i vagoni erano quasi tutti liberi. Lei si sedette sopra di me ripetendo a voce bassa foda, foda, foda, foda e toccava, rimestava, abbrancava. Quando arrivammo alla mia fermata la feci scendere e la salutai, fu allora che mi prese e mi disse vieni con me. Fu un istante pensai che era meglio giocare io in casa, non la conoscevo di fatto per cui la spinsi catapultandola anche un po’ rozzamente dal vagone e scendemmo con lei che provò un certo disappunto mentre io la trascinai per le scale con la forza necessaria ma niente di più. Le dissi pochissime parole del tipo ora vieni da me e basta. Camminammo per una decina di minuti il quartiere era ...
    ... ancora vivo. Salimmo in ascensore e lei stranamente aveva perso la verve. Aprii casa e portai Janira nel mio solito soggiorno, sul tappeto a pecorina, senza fare parole alzai la gonna della donna le schiaffai l’indice il medio e l’aulare nell’ano e ricominciai a penetrarla come avevo fatto nella toilette del ristorante. Janira muta sino ad Ad allora iniziò a protestare, mentre io la infilavo senza pietà con le dita. L’altra mano avevo deciso di dedicarla a mungere le tettone e In men che non si dica lei iniziò a frizionarsi il clitoride e scese a volteggiare con una mano nelle grandi labbra pastrugnando la vagina. Fu una serie di scene fantastiche. La porca sudava e parlava tanto, parlava troppo ma a me piaceva molto quando la donna si esprime. Poteva dire tutto quello che voleva tanto eravamo a casa e mi era già capitato di avere focosissimi rapporti notturni senza alcun tipo di problema. Janira aveva iniziato a muoversi come nella penetrazione e andava a ritmo sempre più frenetico, grugnendo e gemendo perfetto così. Non appena provava a abbassare il ritmo io la sculacciavo sulle natiche e lei ripartiva come un treno. L’ano era pronto ma la spostai ancora. Volevo vederla davanti e la nera non fece problemi si voltò e mi si presentò davanti. Aveva due tettone gonfie e rotonde, tutto era tranne che magra e aveva due capezzoloni scuri con la mammella grossa. Giocai con i suoi capezzoloni, turgidi come chiodi e lei mi si inginocchiò cercando il cazzo che svettava. Voleva prenderlo in ...
«1...3456»