1. Venga il suo regno


    Data: 28/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Luix, Fonte: EroticiRacconti

    ... piuttosto che un genitore.
    
    Quella sera Chiara tornò da una piacevole serata con gli amici: si bevve, ma non esageratamente, si flirtò, e l'umore era particolarmente positivo.
    
    Non era tardi, e il padre propose di guardare un qualche film sul divano, per conciliare il sonno. Idea subito accolta.
    
    Chiara dopo poco tempo, si distese con la testa sulle gambe del padre, deliziata da quei momenti di intimità familiare che certamente non aveva con la madre, e le erano stati privati in gioventù.
    
    Non ricorda esattamente quale fu il momento scatenante. Forse una scena del film un po' più erotica del previsto. Forse un qualche suo movimento troppo a contatto con il corpo del padre. Ma ricorda con precisione che, con la testa poggiata sulle gambe del genitore, senti ad un certo punto un accenno della sua eccitazione.
    
    In quel momento - lo ricorda bene, senza saperselo spiegare - non provò un sentimento di disagio. Forse perché solo in quel periodo, per la prima volta, sentiva di vivere davvero la sua vita di giovane ragazza esondante femminilità, ne fu... lusingata.
    
    Poteva far eccitare un uomo, persino suo padre. Aveva questo potere.
    
    Il resto, lo ricorda chiaramente, ormai impresso nella sua mente. Si mossa con la testa in maniera... come dire, sinuosa, diceva. Insomma, cercava un qualche strofinamento. Finché sentiva chiaramente che quell'eccitazione non era un momento estemporaneo, ma stava crescendo. Nulla diceva il padre, di cui non vedeva il volto e di cui non ...
    ... sapeva se vi era imbarazzo, paura, trasporto, o chissà cosa altro.
    
    Se fino allora però ciò poteva sembrare quasi un movimento casuale, Chiara decise che era il momento di togliere ambiguità. Spostò la mano sotto la propria testa, proprio sul cavallo dei pantaloni di lui.
    
    Nessun divieto.
    
    Con la mano iniziò a premere, strofinare. Il membro era ormai davvero teso, l'eccitazione innegabile. Chiara temeva, voleva, pensava di essere fermata, ma non successe.
    
    Il confine ormai era varcato, e il resto venne come conseguenza inevitabile, come lo scorrere dell'acqua in un fiume. Si alzò appena, abbassò la cerniera ed estrasse il membro, pienamente eretto. Era la prima volta che vedeva un pene di un uomo maturo: un pene ben formato, dal glande rosso e turgido, per lei attraente come mai, abituata certo a visioni fin troppo giovanili.
    
    Quando raccontava le sensazioni che provava allora, sa che avevano qualcosa di sbagliato, forse di malato, intollerabile, socialmente terribile. Ma non aveva una sola esitazione a raccontarlo.
    
    Adorava che fosse il pene che l'aveva generata. L'eccitava terribilmente sapere che da lì lei era stata creata. Una sensazione che mai avrebbe potuto provare e mai avrebbe provato di nuovo.
    
    Era come un cerchio della vita che si chiudeva quello che si compose quando aprì la bocca e lo accolse tra le sue labbra.
    
    Era grande, turgido ed eccitante da avere in bocca. Lo percorse lentamente con la lingua, dalla base alla punta, e piano iniziò a suggerlo. ...